Una nuova Calabria è possibile
Qual è
La parola “magistrale” del vescovo disegna uno scenario in cui la dialettica tra il bene e il male è serrata, le strutture di peccato avvolgono come una cappa il respiro della nostra regione. Ma possiamo nominare
Afferma: il male “va conosciuto e affrontato con intelligente
saggezza”, in queste parole è già presente l’inizio del
cambiamento che non solo è possibile ma chiama tutti alla risposta etica nella società. Una nuova società rinasce se ha il coraggio di cancellare modi e comportamenti, e come giustamente sottolinea “la lezione di Arcavacata”, valori e tradizioni da abbattere che non producono ethos liberante a favore, invece, di valori inclusivi da custodire e da contaminare nella comunità.
Dallottimo convengo dell’Unical è venuto un forte invito ad intraprendere un nuovo inizio culturale, di fecondare una nuova coscienza liberante per questa terra.
Vincere la battaglia culturale significa generare una dinamica virtuosa in cui la società politica e la società civile si alleano per un progetto di sviluppo per
Una nuova cornice morale permette di elaborare cultura liberante ed efficacia dell’azione politica. Mons. Bregantini afferma come la storia è il procedere di “sogni” che richiamano”segni” e “segni” che richiamano “sogni”, il convenire di fatti e idee che creano il cammino avanzato di una comunità che si costruisce nel presente di libertà che incontra l’altro.
La speranza in Calabria è già operante, coltiviamola, quotidianamente, con la cultura dell’impegno della responsabilità. Una nuova Calabria sta già nascendo. Ma occorre che ognuno faccia la propria parte. E senza piangerci più addosso.
Il senso della missione in Calabria di Mons. Bregantini- che oggi ha lasciato la nostra terra per raggiungere unaltra sede- è proprio questo: una nuova Calabria è possibile, basta volerlo tutti insieme, e lavorare con determinazione per realizzare ogni giorno una nuova opera. Qui, in Calabria, con le nostre mani.
Franco Laratta