Un piano per assumere 100 mila giovani nel Sud
Il deputato calabrese: Sfidiamo il Governo ad accettare la nostra proposta
pubblicato su calabriaeconomia.it
La mozione – I parlamentari meridionali del Pd varano una proposta per favorire l’occupazione dei giovani nel Sud Italia. E sfidano sul piano politico il governo di centrodestra. Il deputato Franco Laratta, calabrese, del Partito Democratico – informa una nota stampa ufficiale – ha illustrato la mozione a Cosenza, presso la sede provinciale del Pd, davanti ad un gruppo di circa 80 giovani diplomati e laureati della Calabria, tutti disoccupati o in cerca di prima occupazione.
Franco Laratta – Di seguito riportiamo il commento dellon. Franco Laratta contenuto nella nota: Secondo Banca d’Italia tutte le debolezze economiche e sociali del Paese, dall’occupazione alla povertà, dalla disuguaglianza sociale alla mancanza di competitività, si manifestano con maggior intensità nelle regioni deboli del Mezzogiorno; in Italia, quasi una famiglia su tre ha difficoltà ad arrivare a fine mese. Ma se la media nazionale si attesta sul 28,5 per cento, nelle regioni del Sud tale indice si alza fino al 36,5 per cento. A metà 2009 si sono persi 378 mila posti di lavoro di cui 271 mila al Sud.
La mozione In dettaglio – Nel Sud dice Laratta – vivono condizioni drammatiche le famiglie, le donne e i giovani. I dati sono allarmanti: negli ultimi 2 anni la situazione sociale, economica e occupazionale del sud ha raggiunto livelli non più sopportabili. Punto 1: Con la mozione che sarà votata alla Camera, chiediamo al Governo di finanziare un piano volto a inserire nel mercato del lavoro almeno 100 mila giovani diplomati e laureati delle otto regioni del Mezzogiorno, mediante stage presso imprese private, prevedendo un compenso mensile a carico dello Stato per un periodo non inferiore a sei mesi, va aggiunto continua lon. Laratta – un incentivo di 3.000 euro a favore dell’azienda in caso di assunzione a tempo indeterminato. Si tratta di una prima, urgente risposta alle drammatiche condizioni dei giovani del Sud. Punto 2: Nella nostra mozione dei 70 deputati del Pd, impegniamo il Governo a reintegrare le risorse impegnate del fondo per le aree sottoutilizzate per destinarle a un programma mirato al rilancio del tessuto produttivo meridionale e, conseguentemente, dei livelli occupazionali del Mezzogiorno, ripristinando a tal fine un meccanismo di fiscalità di sviluppo concreto ed efficace quale è l’automatismo del credito d’imposta per i nuovi investimenti nel Mezzogiorno. Ma per andare un po più nel dettaglio: la più recente rilevazione dell’Istat sulle forze lavoro, diffusa il 17 dicembre 2009 e relativa al terzo trimestre del 2009, indica una condizione critica soprattutto nelle aree deboli del Mezzogiorno. Nel Mezzogiorno afferma il parlamentare calabrese – il tasso di occupazione registra un ulteriore e allarmante calo rispetto allo stesso periodo del 2008 (dal 46,5 per cento al 45 per cento); nel 2008, prima dello scatenarsi della crisi economica, risultava irregolare nel Meridione circa una persona su cinque (con punte di una su due in alcune regioni e in alcuni settori come l’agricoltura e l’edilizia), vale a dire 1,3 milioni di persone. Va aggiunto che nel Mezzogiorno la quasi totalità delle famiglie vive con un solo reddito; a metà 2009 si sono persi 378 mila posti di lavoro di cui 271 mila al sud. Ad essere colpite sono soprattutto le forme di lavoro a termine (-9,4 per cento) e le collaborazioni a progetto (-12,1 per cento); dal rapporto Svimez 2009 evidenzia Laratta – emerge che ogni anno 300 mila giovani meridionali abbandonano il Sud per cercare fortuna altrove. Di questi, quasi uno su due deciderà di non tornare più a casa. L’aspetto più allarmante di questa nuova migrazione interna sta nel fatto che coinvolge i giovani culturalmente e professionalmente più attrezzati: il 40 per cento dei laureati meridionali che hanno trovato lavoro al Nord si è laureato infatti con il massimo dei voti; il fenomeno dell’emigrazione interna si traduce anche in un’allarmante emorragia economica dalle fasce e dalle zone deboli a quelle forti del paese. Tra tasse universitarie e integrazioni alle magre buste paga che i ragazzi percepiscono per molti anni dopo aver finito il corso di studi, ogni anno dal Sud al Nord si spostano non meno di 2 miliardi di euro. Così il Mezzogiorno si trova a dover pagare un dazio insieme economico e culturale, che inverte letteralmente la storica logica delle rimesse; l’attuale Governo secondo Laratta – ha assunto finora una strategia sostanzialmente antimeridionalista. I provvedimenti varati sin qui, non ultima la legge finanziaria per il 2010, hanno di fatto azzerato ogni intervento a favore del Mezzogiorno sia in termini di risorse stanziate che di strumenti specifici. Il continuo ricorso al fondo per le aree sottoutilizzate (Fas) nazionale per la copertura di provvedimenti di carattere generale ha determinato nei fatti un’ulteriore divaricazione tra le condizioni economiche e sociali delle zone forti e quelle delle zone deboli; a questa sistematica distrazione di fondi, si è aggiunta una miope politica di tagli per gli imprenditori meridionali. In una fase congiunturale così difficile, invece di supportare le imprese del sud, – afferma ancora lon. Laratta – il Governo ha di fatto annullato l’operatività del credito d’imposta per i nuovi investimenti, lasciando le aziende del Sud senza alcuna fiscalità di sviluppo e deprimendo ancora di più le prospettive di crescita delle zone sottosviluppate; i tagli imposti dal Governo al sistema scolastico conclude il parlamentare del Pd on. Franco Laratta – colpiscono quasi esclusivamente il Sud. Più di 14 mila supplenze sulle 19 mila che scompariranno quest’anno (il 71 per cento) sono localizzate nelle otto regioni meridionali. La mozione firmata si legge in conclusione nella nota stampa – è stata presentata dai seguenti parlamentari: DAntoni Sergio, Boccia Francesco, Maran Alessandro, Villecco Calipari Rosa Maria, Baretta Pier Paolo, Fluvi Alberto, Lulli Andrea, Damiano Cesare, Bellanova Teresa, Berretta Giuseppe, Boffa Costantino, Bonavitacola Fulvio, Bordo Michele, Bossa Luisa, Burtone Giovanni, Mario Salvino, Calvisi Giulio, Capano Cinzia, Capodicasa Angelo, Cardinale Daniela, Carra Enzo, Causi Marco, Ciriello Pasquale, Concia Anna Paola, Cuomo Antonio, D’alema Massimo, D’antona Olga, D’Incecco Vittoria, Fadda Paolo, Genovese Francantonio, Ginefra Dario, Ginoble Tommaso, Grassi Gero, Graziano Stefano, Iannuzzi Tino, Laganà Fortugno Maria Grazia, Laratta Franco, Levi Ricardo Franco, Lo moro Doris, Lolli Giovanni, Losacco Alberto, Luongo Antonio, Margiotta Salvatore, Marini Cesare, Marrocu Siro, Martino Pierdomenico, Mastromauro Margherita Angela, Mazzarella Eugenio, Melis Guido, Minniti Marco, Nicolais Luigi, Oliverio Nicodemo Nazzareno, Parisi Arturo Mario Luigi, Pedoto Luciana, Pepe Mario, Pes Caterina, Piccolo Salvatore, Picierno Pina, Russo Antonino, Samperi Marilena, Santagata Giulio, Sarubbi Andrea, Schirru Amalia, Servodio Giuseppina, Siragusa Alessandra, Tenaglia Lanfranco, Turco Livia, Vaccaro Guglielmo, Vico Ludovico.