Un nuovo piano contro la siccità e gli incendi
Le proposte dell’amministratore Ismea. «La Calabria è una regione ricca d’acqua, dobbiamo migliorare la distribuzione in agricoltura e utilizzare i contadini come sentinelle nei territori»
«Un piano per l’acqua all’agricoltura calabrese. E per gli incendi utilizziamo agricoltori e contadini come sentinelle. Se non ci muoviamo, si rischia il tracollo della nostra più importante e attiva impresa produttiva». Lo ha sostenuto Franco Laratta, amministratore di Ismea, nel corso di un incontro con alcuni imprenditori agricoli dell’altopiano silano. «Ci troviamo davanti ad un grave paradosso – ha spiegato -: la Calabria è una regione ricca d’acqua che non riesce a soddisfare i bisogni primarie del sistema agricolo. La grande parte dell’acqua si perde o non viene nemmeno intercettata. Con sprechi enormi che ci costano ogni anno centinaia di migliaia di euro. Occorre un piano per intercettare l’acqua necessaria all’agricoltura della nostra terra e ancor prima è necessario un piano per una sua migliore distribuzione. Occorrono investimenti che vanno affrontati a livello nazionale e regionale. Senza un piano per l’acqua, diventano perfino inutili gli incentivi e i contributi a vario titolo destinati all’agricoltura. Rischiano di non servire a nulla se poi agli imprenditori agricoli non forniamo l’acqua necessaria e assolutamente indispensabile per la loro attivita». Secondo Laratta, «Si sono già persi due miliardi di euro in tutta Italia, per siccità e incendi nel 2017. È necessaria la cultura della prevenzione e della programmazione, perché gestire l’emergenza ci costa molto di più. La situazione è ormai drammatica e insostenibile, considerato che 9 litri di pioggia su 10 si perdono. Non siamo in grado di utilizzare la stragrande maggioranza dell’acqua piovana». Infine la proposta di Laratta per controllare gli incendi: «Utilizziamo agricoltori e contadini come sentinelle. Costruiremo con loro una grande rete di sorveglianza e allerta in ogni angolo del nostro territorio».