Un maestoso avvoltoio Grifone avvistato nel cuore della Sila
Scene spettacolari di un imponente creatura osservata tra i pini silani e la neve che copre le alture del grande altopiano al centro del Mediterraneo.
Un incontro certamente raro e inaspettato, soprattutto a queste latitudini, quello capitato nei giorni scorsi nel Parco Nazionale della Sila, a oltre 1200 metri nel comune di San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza. Ancora una volta a fare osservazioni di uccelli rari in Sila è stato Gianluca Congi, impegnato nel monitoraggio ornitologico sul Picchio nero in qualità di coordinatore del Gruppo locale di Conservazione LIPU – Sila.
Durante le attività di ricerca, ad almeno trecento metri di distanza, ecco apparire un imponente sagoma nella neve e intorno ad essa un numeroso gruppo di corvi imperiali che tentano di “mobbarla”. Una scena spettacolare, di rara bellezza, specialmente se ripresa tra i pini silani e il candido manto nevoso. Eccolo, il Grifone (Gyps fulvus), uno dei più belli e maestosi avvoltoi ancora osservabili in Europa. Nella mitologia è dipinto come una creatura leggendaria con il corpo di leone e la testa d’aquila, nella realtà invece, si tratta di un grande avvoltoio (uno dei quattro presenti in Europa e uno dei tre nidificanti in Italia) con un’apertura alare che può rasentare i 2,8 metri e pesare fino a dieci chili. In Italia la specie si è estinta tranne che in Sardegna (unica colonia naturale italiana) e negli anni è stato oggetto di diversi progetti di reintroduzione e introduzione, tra cui anche nel parco del Pollino. Si tratta di una specie non nidificante in Sila. È un necrofago, cioè si nutre di carogne di animali morti, assumendo perciò un ruolo ecologico molto importante ovvero quello di “spazzino naturale”. L’individuo osservato non è dotato di anelli, marche alari, GPS, penne decolorate e altri sistemi atti all’identificazione, ragion per cui potrebbe trattarsi di un individuo selvatico chissà con quale provenienza (italiana o estera), visto che, grazie alla loro imponenza, riescono a rimanere in volo per centinaia di chilometri senza sbattere le ali e a raggiungere 6000 metri di quota sfruttando soltanto le correnti ascensionali. Il Grifone è l’unico avvoltoio europeo che nidifica in colonie su pareti rocciose. L’uccisione illegale soprattutto con uso di bocconi avvelenati, il disturbo dei siti riproduttivi e la modificazione delle pratiche di allevamento (diminuzione drastica della disponibilità di carcasse di animali che vengono invece recuperate per essere smaltite), il rischio di collisione con linee elettriche e pale eoliche, sono tutti fattori che determinano un grave grado di minaccia degli avvoltoi, in molte aree del mondo scomparsi o rarificati.