Un congresso senza tessere
Secondo l’ex parlamentare, che in Calabria guida la “corrente” che fa riferimento a Franceschini, i dem «devono trovare il coraggio di una forte e radicale svolta, altrimenti si rischia il collasso elettorale»
«Al di là dello stanco rito della celebrazione dei congressi, il Pd deve trovare il coraggio di una forte e radicale svolta. Diversamente rischia il collasso elettorale». È quanto dichiara Franco Laratta, già parlamentare Pd e attualmente coordinatore regionale di Areadem – la “corrente” che fa capo al ministro Dario Franceschini – nel corso di un incontro a Cosenza con dirigenti e amministratori locali dem.
«La stato di salute della politica in Calabria è a livelli di guardia. La tenuta stessa della democrazia è messa a repentaglio – ha aggiunto Laratta – dalla crisi profondissima dei partiti e dall’avanzare di potenti gruppi di potere che si interfacciano con gruppi criminali per condizionare le istituzioni. Il ruolo del Pd non può essere freddo e burocratico. C’è un forte bisogno di scelte coraggiose e di rottura, mentre c’è chi lavora per confermare una mediocrità che somiglia tanto alla nullità».
Secondo Laratta, dunque, «l’annunciata Conferenza programmatica del Pd calabrese deve parlare chiaro e deve lanciare segnali di rottura. Abbiamo bisogno di una classe dirigente che parli al cuore della Calabria. I congressi si celebrino nelle piazze, lungo le strade, nei posti più sperduti di questa terra. E che a parlare siano i cittadini».
Quindi in conclusione la proposta dell’ex parlamentare: «Il prossimo congresso regionale? Senza tessere e senza apparati. Un congresso libero e aperto a tutti, un congresso di rifondazione, dove ci si conti sui temi e sulle proposte»