Treni soppressi nell’Alto Tirreno, la rivolta dei sindaci: «Così turismo a picco»
Contestati il piano strategico di Trenitaliae il ruolo dell’assessore regionale ai Trasporti
Manifestazione di protesta nella stazione ferroviaria nell’Alto Titteno Cosentino.
Vibrata protesta ieri pomeriggio presso la stazione ferroviaria di Diamante, dove si è svolto un sit-in finalizzato a porre all’attenzione delle autorità competenti e dell’opinione pubblica la questione della soppressione di diversi treni sulla tratta del tirreno cosentino. Un percorso obbligatorio per migliaia di utenti che per lavoro, studio o quant’altro utilizzano i treni. Alla manifestazione hanno partecipato: l’on. Franco Laratta, l’assessore provinciale Arturo Riccetti, numerosi sindaci del Tirreno Cosentino e i rappresentanti delle associazioni di pendolari formatesi spontaneamente sul territorio.
«La Calabria appartiene ancora all’Italia?»: Ha esordito così, in modo abbastanza provocatorio Franco Laratta, secondo il quale, «viene impedito ai cittadini calabresi di muoversi liberamente per come prevede la costituzione e lo stato dovrebbe garantire i mezzi di trasporto. Stiamo assistendo a soppressioni di convogli che sono tra l’altro sporchi; ci sono tratte che sono ancora interrotte a causa di una mancata manutenzione. Questo la dice lunga sull’interesse di Trenitalia e del governo verso la Calabria. Chiediamo a Trenitalia di avere maggiore sensibilità verso la Calabria e di rivedere il suo piano di investimento. Chiediamo soprattutto di garantire ai cittadini calabresi ha concluso Laratta un trasporto efficiente in condizioni accettabili».
L’assordante silenzio delle istituzioni regionali, è stato stigmatizzato dal portavoce del Pd in consiglio provinciale nonché sindaco di Diamante, Ernesto Magorno: «Il Tirreno cosentino ha sottolineato Magorno vede frenate le sue straordinarie potenzialità turistiche per l’assenza di trasporti adeguati ai minimi standard europei. Ci meravigliamo ha aggiunto il consigliere provinciale che un assessore regionale giovane ed attento come Demetrio Naccari Carlizzi, non riesca a fornire le risposte adeguate alle istanze sempre più pressanti ed urgenti che dal Tirreno cosentino giungono in materia di trasporti».
Magorno, ha fatto appello ai vertici del Pd in Consiglio Regionale, in particolare all’on. Nicola Adamo, affinché si adoper definire un incontro urgente con l’Assessore Regionale ai Trasporti. Un vertice finalizzato a porre successivamente la questione della soppressione treni all’attenzione del Ministro Matteoli e dei vertici nazionali di Trenitalia.
«Ritengo, con estrema decisione conclude Ernesto Magorno che gli utenti dei trasporti del Tirreno cosentino non debbano essere considerati in alcun modo “figli di un Dio minore”. La Calabria ha detto dal canto suo l’assessore provinciale Arturo Riccetti non solo è penalizzata dalla soppressione dei treni, ma anche dal collegamento autostradale, con l’autostrada ormai bloccata da diverso tempo. La Calabria ha detto Riccetti in questi ultimi giorni è stata flagellata dal maltempo e nonostante ciò, ad oggi non si intravedono prospettive, in quanto ancora non sono arrivati i finanziamenti promessi. Andando così avanti ha concluso Riccetti la provincia di Cosenza e in particolare la fascia tirrenica da Tortora ad Amantea, subirà un crollo turistico».
pubblicato su http://www.gazzettadelsud.it/index.aspx?artpp=1392x