Tiziano Boscarato: l’influencer creatore del Pipareddru’s Journal che con sarcasmo colpisce e affonda il potere
Intelligente, colto, pungente, particolarmente ironico, una comicità surreale, ma carica di stile ed eleganza. I suoi video fanno il pieno di visualizzazioni sul suo profilo Facebook. Con il suo volto sempre in primissimo piano, prende in giro il potere, le condizioni di difficoltà della Calabria, le risposte mai ottenute, l’elefantiaca burocrazia, la politica sempre in ritardo. Ma lui sa giocare e pungere e un po’ anche ridicolizzare, senza offendere mai nessuno.
Tanto che l’allora presidente della regione, Iole Santelli, si divertiva tantissimo quando Tiziano la chiamava «a Cuzzupeddra» e la voleva come fidanzata. Mentre il presidente in carica Occhiuto, proprio di recente ha addirittura gli ha fatto una sorpresa presentandosi di persona da Tiziano mentre registrava un nuovo monologo.
Ma chi è Tiziano Boscarato, questo ragazzo che ormai da anni diverte decine di migliaia di persone sul web? Ce lo dice lo stesso con la sua consueta ironia: «Autore cazzeggiatore presso La Refubblica. Manager del cazzeggio presso Pipareddru’s Journal. Retrogamer presso Retrogame. Scrittore e perdigiorno presso Anima e foglio. Lavora presso Guarascio Ingrosso. Vive a Crotone. Di Torino. Impegnato con Valeria Ursini». Insomma Tiziano Boscarato di Crotone, con il suo Pipareddru’s Journal, piace, piace moltissimo alla gente, piace anche alle stesse vittime dei suoi irresistibili monologhi, piace perché colpisce e affonda il potere col suo sarcasmo pungente, mai volgare. Non è solo la politica, le istituzioni, la burocrazia, a dargli pane quotidiano per i suoi denti.
Ci sono anche i fatti del giorno, le disavventure quotidiane, e i fatti che fanno riflettere Tiziano e lo fanno intervenire per segnalare e denunciare. «I treni sono come le persone: la Hitachi rail costruisce a Reggio Calabria i nuovissimi treni per la linea M4 di Milano, una nuovissima linea tutta automatizzata. I treni sono come le persone, nascono in Calabria e vanno a lavorare in Lombardia». E anche quando c’è tanta amarezza, Tiziano colpisce senza mai infierire: «Caro Babbo Natale, sono la fascia jonica, ta scurdat i mia? Sono anni che non porti nulla, avanzo na strada, na decina i treni e nu par i ospedali nuovi, fammi sapir st’anno che intenzioni teni. P.S.: quest’anno mettiti a maniche corte che qui fa ancora caldo».
E che dire delle impietose classifiche sulle qualità della vita, con Crotone peggiore provincia italiana? «Qualità della vita: Crotone ultima per il terzo anno, retrocede nel terzo mondo». E ancora: «Qualità della vita: per migliorare di posizione, Trento invia trentatré trentini trotterellando a Crotone, ma non sanno come arrivarci!». E sul fatto che la Regione Calabria abbia speso più di 2 milioni e mezzo di euro per realizzare un parco invernale davanti alla stazione centrale meneghina? «Dopo il parco invernale a Milano, la Regione Calabria annuncia la nuova SS.106, verrà fatta in Toscana”! Ma il bello è che i suoi fan reagiscono con tantissimi commenti: «Non sono mai stato razzista, ma da quest’anno in poi il primo polentone che vedo in giro nelle nostre spiagge, a calci in culo lo prendo. Non ci venite in Calabria e soprattutto nel crotonese».
Il Ponte sullo Stretto? Irresistibile il fotomontaggio realizzato da Tiziano, con uno spettacolare arcobaleno che diventa di fatto il ponte tra Reggio e Messina. Ovviamente a impatto zero e senza spendere un centesimo. E la tragedia della sanità calabrese? «Se indovini sei un pensatore critico. Io entro nel Pronto Soccorso. Ci sono 34 persone nel Triage. Sono 4 i medici assenti e dei presenti 2 guardano la televisione. Dei 12 che hanno timbrato il cartellino 4 sono all’Eurospin. Nella sala d’attesa una signora fa l’uncinetto e un signore pulisce i funghi appena raccolti. Dopo 8 ore quante persone ci sono nel Triage? Ho vinto contro Roberto Occhiuto. Gioca anche tu». E quando la presidenza del Consiglio dei ministri dirama una circolare su come chiamare la neo presidente Meloni? Ecco l’ironia di Tiziano Boscarato che immagina identica circolare della Regione Calabria: «Per opportuna informazione si comunica che l’appellativo da utilizzare per il Presidente della Regione Calabria è: il signor Presidente della Regione, fratello di Mario, non Oliverio, Re dei droni, colui che sorveglia i mari, i depuratori, il Che Guevara sanitario, chiudi gli ospedali, apri gli ospedali, il bellissimo Presidente, ex onorevole Roberto Occhiuto. Il Segretario Generale, Carlo Deodato».
Tiziano non ha mai amato la Lega, soprattutto detesta Salvini: «In Calabria, chi vuole votare Lega Nord può andare tranquillamente lunedì». E ancora più efficace: «Salvini è venuto in Calabria a dire: “l’autonomia differenziata conviene soprattutto qui al Sud». Come quando la mamma mi diceva: «vieni qui che non ti faccio niente».
Tiziano è brillante e convincente, un ragazzo che ama tanto la Calabria, la sua Crotone, ma sta attento a denunciare tutti i difetti calabresi, non per una critica vuota e banale, ma perché chiaramente lui vorrebbe vedere una Calabria migliore, una Calabria più efficiente, una Calabria che non lascia andare via i suoi figli in cerca di lavoro al nord, una terra dove poter vivere con maggiori certezze per il futuro. A volte la sua ironia è amara, altre volte è pungente. A qualcuno ricorda Massimo Troisi, ed in effetti qualcosa di Troisi in Tiziano c’è senz’altro. Soprattutto quando sa strappare un sorriso amaro, quando sa far riflettere senza mai scadere nel banale. Il suo è un sorriso che ti entra dentro e ti costringe a riflettere. Può essere anche un sorriso freddo, ma certamente è un sorriso che lascia il segno.