Svelati i misteri della cena di Casa Vespa!
Ma cosa si sono detti a cena i potenti del Paese? Invitati da Bruno Vespa, il card. Tarcisio Bertone, il presidente del consiglio Berlusconi, il Governatore della Banca dItalia, Draghi, il presidente dellUdc, Casini, il sottosegretario Gianni Letta, di cosa avranno mai parlato? Del futuro del governo? No, giurano di no. Della manovra fiscale? Nemmeno. Di Fini e delle vendette? Assolutamente no.
La cena a casa Vespa (un grande ed elegantissimo appartamento nel cuore di Roma, che Vespa ha fittato da Propaganda Fide al modico prezzo di 10 mila euro al mese!) è stata loccasione per ricordare i 50 anni di giornalismo di Vespa, e quindi per discutere dei palinsesti Rai per la prossima stagione televisiva. Una stagione tv che sta molto a cuore al Primo ministro italiano. Ed ecco spiegato il perché dellinvito a cena: verificare se i palinsesti Rai fossero di gradimento dei potenti.
Gli annunciati tagli non hanno pregiudicato la qualità e il pluralismo dovuti ai telespettatori, ha detto Vespa che evidentemente parlava a nome del Direttore generale della Rai, Masi, assente alla cena, senza che alcuno se ne fosse accorto.
Ecco lofferta.
Fazio, spedito nel deserto dellAtacama a trasmettere la sua Che tempo che fa, troverà in Saviano il suo salvatore, che lo porterà via con sé in tutti i luoghi e in tutti i laghi. Lì potrà reidratarsi, sempre che le permalose società dellacqua non chiudano anzitempo i rubinetti o svuotino i letti.
Lossigenato Santoro condurrà Taglio Zero, un format dedicato al mondo delle acconciature. Ansiosi della piega che darà al nuovo talk, è stato anticipato che esso riaccoglierà Vauro, mandato nel frattempo a zappare le (in)colte vignette, e Travaglio, che, asportato un fastidioso porro sullo stomaco preservando il pelo circostante, è impaziente di sgrassare gli unti dal signur che gli contestano vecchie, chiacchierate frequentazioni. Tutti insieme romperanno il ghiaccio (e i suoi derivati) col tema: Virtù e danni della decolorazione: dopo gli -anta, rassegnarsi al tupè o confidare nella tenuta delle chiome fini e ribelli?.
Monica Setta, la rivelazione mediatica da trecento euro a puntata, che con la sua procace esuberanza ha fatto impennare lo share nella pigra ora della siesta, presenterà in autunno il suo Stranamore, ribattezzato Solo per amore: effetto della tolleranza zero voluta dai leghisti contro le robe strane seminate dagli impudichi sporcaccioni, rei di corrompere i costumi dei padani, allevati nella virtù delle valli e, ahimè, svezzati sempre più ai margini delle tangenziali.
Il momento più atteso della serata si è avuto quando si è parlato di Raiuno di Mazza e Minzolini. Intenti ad ascoltare il palinsesto della Rete ammiraglia, qualche invitato, reso esuberante da qualche bicchiere di troppo di ottimo vino, ha masticato: <
Linformazione, poi, raddoppia. E sul tema il premier è molto sensibile e suscettibile.
Minzolini confezionerà un tg autenticamente rosa, fatto da giovani collaboratrici che hanno ripudiato le cattive maestre dalla matita blu, riluttanti a scendere dalla cattedra.
La speaker, di bella presenza, deve cancellare le sgradevoli linee despressione che contaminano le notizie, costruite col rigore del Forse che sì forse che no della Settimana Enigmistica. Deve usare toni concilianti, sconfinando persino nella bugia bianca e in tutto ciò che ricalchi latteggiamento del saggio genitore che prepara il figlio allannuncio della morte del gatto. Attori del teatro Kabuki rappresenteranno il fatto del giorno, commentato in studio dal direttore e dal mimo Marcel Marceau, chiamato per il contraddittorio.
Programma di punta (e di tacco, visti gli autori)di Rai Uno resta linossidabile Porta a Porta. E su questo annuncio, tutti insieme, visibilmente commossi e soddisfatti, Bertone, Berlusconi, Casini, Draghi e Letta, si alzano e fanno i complimenti al padrone di casa, Bruno Vespa, con uno spontaneo e sentito applauso. Segue un brindisi con un pregiato champagne, quindi quel buontempone di Silvio ne approfitta per intonare:
Jamme jamme
‘ncoppa jamme ia!
Jamme Jamme
‘ncoppa jamme ia!
Funiculi Funicula
Funiculi Funicula
‘ncoppa jamme ja!
Funiculi Funicula
Leccitazione è grande: il cardinale si lascia trascinare dalleuforia del momento e segue Silvio nel canto, per poi stargli dietro in una sorta di trenino di gruppo con Casini, Draghi e Letta, mentre Vespa sala addirittura su una pregiata poltrona Luigi XVI per gridare Hippy Hippy urrà! Silvio a questo punto racconta una dozzina di barzellette a sfondo erotico che rendo calda la serata.
Le invidiose malelingue che avevano sollecitato i sigilli a una porta, questanno riceveranno il ben servito: chiusa una porta, si aprirà un portone. Ciò significa più puntate per Vespa e nessun vincolo di durata per ciascuna. Gli ospiti delle puntate saranno concordati volta per volta da Silvio con Bruno Vespa; Casini sarà presente quando vorrà, Letta manderà in studio Bertolaso, Quagliariello, Capezzone; il card.si accontenterà di alcune puntate monotematiche su temi dellattualità religiosa (a patto che non venga mai invitato il collega Bagnasco!)
Pieno di soddisfazione, Vespa si è lasciato serenamente andare a qualche anticipazione sugli argomenti delle prime 10 puntate, sponsorizzate a tutti i costi dalla Regione Calabria, schiava ancora del suo mecenatismo compulsivo:
- i Cloonalis (leggi George Clooney ed Elisabetta Canalis, ndr) e il complicato rapporto col maialino di casa;
- la dilagante passione per le operette negli ambienti più insospettabili;
- laffannosa ricerca del latitante punto g (dove g sta per glorioso, nel senso di gloria di Dio!);
- il calcio italiano dopo il sud Africa;
- i grandi eventi del Governo italiano;
- i Maya e la profezia del 2012;
- Don Verzè e Silvio: storia di due grandi del 2° e 3° millennio;
- i trionfi della Protezione civile;
- il definitivo declino della sinistra nel mondo;
- i miti della tv: Pietro Taricone o Fabrizio Corona?
Il tema di Via col Vento ha messo fine alla riuscitissima serata a casa Vespa.
Alluscita, leuforico gruppetto di potenti si era imbattuto in una trafelata Gabriella Carlucci, che, in ritardo imperdonabile, aveva sbarrato loro la strada, e cominciato a cantilenare incurante il liberticida disegno di legge sui media che avrebbe voluto illustrare.
I distratti e stanchi interlocutori non avevano trattenuto la fragorosa risata covata dai primi commi, ricordando allex soubrette, in un italiano impastato, che lal lupo al lupo funziona solo la prima volta.
Avevano quindi abbandonato casa Vespa per spostarsi in discoteca, lasciando la volenterosa e frastornata parlamentare nello sconforto.
Stato danimo che invaderà anche loro, quando, passata la sbornia, si renderanno conto che lonorevole faceva sul serio.