Sul caso della giornalista Rai Annarosa Macrì
“E’ ormai evidente chela lunga e complessa vicenda del bavaglio imposto alla dott.ssa Macrì abbia in realtà il tono e il sapore di una scandalosa persecutio ad personam!
on Franco Laratta (Commissione parlamentare Comunicazioni): ” Si tratta di unafatwā (arabo: فتوى, ) della Direzione generale della Rai, con una qualche pesante complicità in Calabria”!
Del caso ( e di molto altro) si parlerà nel corso di una conferenza stampa del Pd, sabato prossimo alle 10 a Lamezia Terme, con D’attorre e Laratta) che avrà come tema “Restituiamo la Rai ai cittadini; l’informazione pubblica in Calabria”!
La vicenda, com’è noto a tutti, ha preso il viada un editoriale del direttore del Quotidiano della Calabria, Matteo Cosenza, con il quale si è appreso che lapprezzata giornalista professionista della Rai, Annarosa Macrì, sia stato oggetto, 14 mesi fa, di un provvedimento disciplinare che lha obbligata a sospendere la sua collaborazione gratuita con il Quotidiano della Calabria.
Alla dott.ssa Macrì, pur avendo richiesto dieci mesi fa, lautorizzazione alla Direzione della Rai per riprendere la collaborazione con il Quotidiano della Calabria, nei giorni scorsi è stata seccamente negata senza alcuna motivazione;
Appare del tutto incomprensibile il divieto Rai alla dott.ssa Macrì di esprimersi liberamente, mentre decine di giornalisti Rai (da Vespa a Minzolini e via dicendo) siano stati autorizzati a scrivere per diverse testate quotidiane e periodiche, e perfino a collaborare e condurre programmi in alcune reti televisive concorrenti.
Appare ormai chiaro che la lunga e complessa vicenda somigli sempre di più ad un vero e proprio bavaglio, anzi ad una scandalosa persecutio ad personam nei confronti di Annarosa Macrì;
E’ assolutamente chiaro a tutti che, a norma di Costituzione vigente, a nessuno può essere impedito l’esercizio di un diritto come quello di esprimersi liberamente, regolato dall’art. 21 della Costituzione, che prevale in maniera assoluta su qualsiasi limite, eventualmente posto in essere, dal contratto di una categoria..
I parlamentari Franco Laratta e Giuseppe Giulietti, hanno nuovamente chiamato in causa il Governoper sapere:
-Se non intenda verificare, per quanto di sua competenza, se la Rai con tale divieto non abbia violato norme fondamentali garantite dalla Costituzione, impedendo alla suddetta giornalista di esprimersi liberamente, gratuitamente e senza alcun danno per la Rai;
-Quali siano le ragioni e le motivazioni che abbiano indotto la Rai a impedire ad una propria dipendente quello che a tanti altri viene regolarmente concesso, senza alcun limite e senza alcuna discussione preventiva.