Situazione molto grave nelle Scuole pubbliche dopo i tagli del Governo Berlusconi
- 46,6%, pari a 494,4 milioni per supplenze brevi
- 72,6%, pari a 106,4 milioni per esami di Stato
- 53%, pari a 159,8 milioni per funzionamento amministrativo e didattico
“Ho incontrato nei giorni scorsi, nel corso di una mia visita in diverse scuole calabresi, molte realtà scolastiche provinciali. Ho raccolto notizie gravi e preoccupanti sulla situazione finanziaria degli istituti scolastici e numerosi appelli affinché Governo e Parlamento si attivino per risolvere questo problema che rischia di portare alla paralisi lattività didattica.La situazione è uguale, nella sua gravità, in tutte le Scuole italiane, e di questo è molto preoccupato lo stesso Ministero dellIstruzione che ha già lanciato lallarme.
E in effetti:
- si stanno già determinando ritardi di mesi nel pagamento dei supplenti;
- si sono accumulati sui bilanci delle scuole italiane residui attivi relativi ad entrate non pervenute dal Ministero Pubblica Istruzione per far fronte a spese obbligatorie non comprimibili (in particolare supplenze, esami di Stato, pagamento TARSU, corsi surrogatori negli istituti professionali); entrate di cui non è possibile l’integrale e formale accertamento
- la positiva azione che sta svolgendo il Ministero di recupero di fondi giacenti sulle contabilità speciali non può risolvere una situazione così compromessa;
A questo punto appare necessario affrontare, in tempi brevi, la problematica nel suo complesso al fine di evitare:
- contenziosi tra gli istituti scolastici e i supplenti in servizio
- interruzioni dellattività didattica per mancate nomine di supplenti
- mancato o parziale pagamento dei docenti che hanno fatto parte delle commissioni per gli esami di Stato
- situazioni debitorie delle scuole nei confronti dei Comuni per mancato pagamento Tarsu e nei confronti di chi ha svolto le attività surrogatorie professionalizzanti
Riteniano che sia opportuno, con futuri provvedimenti normativi, rivedere le modalità di assegnazione alle scuole delle risorse destinate al pagamento delle supplenze, in particolare quelle relative a lunghi periodi la cui quantificazione non può essere preventivata a livello di singolo istituto ma solo in un ambito territoriale più vasto (provinciale o regionale) Il Governo, vista la gravità in cui versa la Scuola italiana dopo troppi anni di tagli e sottovalutazione dei problemi, non che assumere provvedimenti per finanziare i debiti pregressi già evidenziati dal monitoraggio effettuato, al 31 dicembre 2006 dal Ministero della Pubblica Istruzione. Inoltre il Governo dovrà definire un piano di erogazione programmata delle risorse necessarie relative agli esercizi precedenti, in modo da consentire agli Istituti laccertamento formale dei relativi residui attivi, la regolarizzazione dei bilanci, laccesso ad anticipazioni di cassa da parte degli istituti di credito”.