Situazione gravissima. I magistrati applichino la ‘Legge Lazzati’.
“La situazione dell’inquinamento delle liste per le prossime elezioni amministrative è davvero grave. Molto più di quanto non si pensi. E non si tratta solo di candidati mafiosi o vicini ai clan (che pure ci sono e sono tanti), quanto di ‘mafiosità’ di quanti concorrono per un seggio nei comuni e nelle province. Si tratta di atteggiamenti e comportamenti tali che imitano e qualche volta superano quello dei malavitosi. I partiti devono intervenire subito e fermare questo stato di cose, e magari prendere ufficialmente le distanze. Altra cosa è la propaganda elettorale da parte dei clan, dei mafiosi e dei sorvegliati speciali in favori di candidati. In questo caso la magistratura ha a sua disposizione la ‘Legge Lazzati’ di recente approvata i parlamento dopo anni di battaglia. La legge va applicata con la massima severità e celerità. Ma non basta: occorre una forte vigilanza dei cittadini per bloccare l’inquinamento delle liste e gli atteggiamenti mafiosi dei candidati”