Si tratta di un chiaro segnale di profondo disinteresse verso la Calabria e i suoi problemi.
Si tratta, evidentemente, di scarsissima fiducia del Presidente del consiglio verso gli eletti calabresi nel parlamento nazionale. Si tratta inoltre di una grande bugia di Berlusconi che, in visita in Calabria per la campagna elettorale, ebbe a promettere a voce alta ” ci sarà un ministro calabrese nel mio governo”. E giù applausi a valanga dalla folla entusiasta e felice.
Ed invece, siamo passati da quella Calabria che nel governo Prodi aveva: un Ministro, (BIanchi, che per 30anni è stato docente e rettore a Reggio Calabria), un vice ministro (quel Minniti che ha impresso una svolta nella lotta alla mafia e alla criminalità in Calabria), alcuni sottosegretari (l’attivissimo Gigi Meduri alle Infrastrutture dove ha fatto molto per gli investimenti nella rete stradale e autostradale della Calabria e ne vedremo presto i frutti concreti, il competente Luigi Ligotti ealla Giustizia e l’altrettanto serio e impegnato Paolo Naccarato ai Rapporti col parlamento). Oggi non c’è più niente di tutto questo nel Governo del Paese. Ci chiediamo: non si sentono in imbarazzo i parlamentari calabresi del centro-destra? Non sentono il bisogno di ribellarsi? Non hanno niente da dire alla Calabria e ai calabresi?”.