Mons. Bregantini ha parlato dellesperienza del Progetto Policoro
Da La Gazzetta Del Sud di sabato 17 dicembre 2005
Mons. Bregantini, instancabile e novello apostolo della legalità e della trasparenza, è venuto a Lamezia per parlare di lavoro nero. La problematica inerente il lavoro sommerso ha tenuto banco in questa settimana in città con una serie dincontri importanti che hanno messo in evidenza le zone grigie di un problema che investe in modo particolare il mondo del lavoro calabrese. Dopo lincontro promosso dallassessore provinciale Filippo Capellupo, presidente della Commissione provinciale per lemersione del lavoro non regolare che ha focalizzato le difficoltà delle imprese agricole nel reperir manodopera per i lavori agricoli alla luce del fatto che i residenti rifiutano le proposte di lavoro e le imprese non possono assumere gli extracomunitari e, quindi, regolarizzare le tante illegalità in quanto la legge che regola i flussi degli extracomunitari pone vincoli insormontabili. Occorre creare una rete sinergica che costituisca dal basso un nuovo modello di sviluppo, una sorta di politica delle piccole forze. È quanto ha affermato a Lamezia Terme il presidente regionale per lemersione, Franco Laratta, nel corso di una tavola rotonda alla quale ha preso parte il vescovo della diocesi di Locri, monsignore Giancarlo Maria Bregantini. Lincontro è stato promosso dal Progetto darea della Fondazione San Bruno coordinato nellambito delle politiche per lemersione e lo sviluppo locale dal tutor Emilio De Lellis, e finanziato dalla Fondazione Field, (Formazione innovazione emersione lavoro disegno del territorio) presieduta da Mario Muzzì. Insieme dobbiamo riuscire a innescare un processo di cambiamento, – ha aggiunto Laratta che possa finalmente far guardare al futuro con più ottimismo. Il presidente della Commissione si rivolge ai giovani presenti coinvolti nelle cooperative sociali e nel Progetto Policoro. La Calabria ha bisogno di un forte e rinnovato impegno per rilanciare lo sviluppo e loccupazione, ma per giungere a questo risultato, afferma, è necessario che ognuno faccia la propria parte, e che tutti insieme procediamo spediti verso questa meta, facendo nostri i principi di legalità perché ha spiegato non può esserci sviluppo senza regolarità. Questa è per noi aspettativa e speranza ha detto ancora Laratta che ha evidenziato come il nostro impegno per lo sviluppo oggi è quello di raccogliere le tante esperienze delle piccole forze economiche e produttive come il piccolo commercio, la cultura locale, la storia del territorio e le sue caratteristiche. Per monsignor Bregantini è dalla scuola della vita che si trasmettono le esperienze acquisite alla politica per un rinnovamento vero e sostanziale. Dobbiamo guardare alle realtà, senza obiezioni, sapendo valorizzare e sapendo leggere le specificità, trasformandole in tipicità, inserendole in una rete solidale. La vita è fatta di sogni e segni; il sogno è alimentato dai segni che, a loro volta, sono nati dai sogni ha proseguito Bregantini che ha ricordato lincontro sul progetto Policoro svoltosi a novembre ad Assisi. Bisogna essere primizia ha detto poi Bregantini – ,puntare sulla qualità non per godere della propria perfezione ma per preparare alla qualità di chi verrà dopo in una logica di dono della propria esperienza e della propria stessa vita. Secondo il coordinatore del Progetto Emersione Calabria, Cosimo Cuomo la priorità del raggiungimento degli obiettivi si concretizza nella metodologia dellapproccio globale che, del resto, fa riferimento alla strategia europea. Occorre anzittutto ha aggiunto Cuomo pre realizzare concretamente lo sviluppo, riconoscendosi nella storia e nel territorio, partendo dallascolto e, quindi, dallanalisi. E toccato poi al neo presidente della Fondazione Field, Mario Muzzi illustrare le finalità della Fondazione e del Progetto Emersione Calabria, ribadendo come la nostra regione debba sostenere le imprese e le piccole realtà produttive perché sono il volano della nostra economia. Per il direttore generale della stessa Fondazione, Antonio De Marco, il Progetto Policoro attraverso la rete degli animatori di comunità e della Fondazione San Bruno, rappresenta unesperienza abbracciata dalla regione Calabria e sostenuta attraverso progetti come ad esempio il progetto Equal e lo stesso Pec Piano emersione Calabria. la giornata odierna dice Luigi Arcudi, Coordinatore regionale del Progetto Policoro può essere letta come tratto dunione con il passato, come espressione dellimpegno profuso e del lavoro costante finora svolto, ma anche e soprattutto come tratto proiettato verso il futuro. Il presidente della Fondazione San Bruno Sergio Principe, ha sottolineato limportanza della cooperazione sociale come modello vincente di sviluppo in Calabria. Principe ha posto laccento sulla necessità da parte delle istituzioni di lavorare insieme nel e sul territorio partendo proprio dallaspetto della giustizia sociale per conseguire le finalità di legalità e sviluppo. Per Katia Stancato, presidente regionale della Confcooperative bisogna lavorare concretamente mettendo a punto misure di politica economica, ad esempio lavorando sulla fiscalità di vantaggio.