Se il centro-sinistra non trova il coraggio
E lento il centro-sinistra. Lento nel ritrovare la forza e lorgoglio di essere una grande alleanza. Un insieme di uomini forti, liberi, coraggiosi, riformatori. Un insieme di forze moderne che sanno dare fiducia e speranza a un Paese e a una Regione fortemente provati, spaventati e senza futuro. Il centro-sinistra ha al suo interno le migliori energie, la sintesi di storie e tradizioni culturali e politiche che farebbero invidia a chiunque. Eppur non si muove ! Lalleanza fa fatica, si divide ogni giorno, manifesta in continuazione una crisi che è di ricchezza, di abbondanza di uomini, idee, progetti. Siamo una famiglia grande che non sa di essere una ..grande famiglia! Il problema cè, nel centro-sinistra. Ed è un problema non di poco conto: la paura di vincere, il timore di non poter gestire una fase post-elettorale che avrà certamente bisogno di scelte forti e coraggiose. E così passa il tempo a litigare (ma di cosa?), a dividersi ( ma perché?) a parlare di leadership (ancora?). In Italia il problema è ben più grave che non nelle singole le realtà. Il Paese comincia a essere stanco di un leader che mente in continuazione, di una classe dirigente inadeguata, di una maggioranza che è molto più a pezzi di quello che in realtà non appaia ( il muro fra Lega e Udc, le liti nelle correnti di AN, levanescenza di Forza Italia). Eppure il centro-sinistra non ne sa approfittare: se la CGIL o Moretti e Cofferati riempiono le piazze diventa un problema. Subito parte la corsa alla delegittimazione dei dirigenti dei partiti storici della Sinistra (DAlema, Fassino ).Nel frattempo i partiti guardano con preoccupazione al successo dei girotondi e ai grandi cortei no-global come se questi non possano rappresentare una forza in più alla vittoria del centro-sinistra. La guerra tutta interna alla sinistra produce una corsa alla dissacrazione degli eventi e alla demonizzazione dei personaggi. In tutto il centro-sinistra è forte l incapacità a creare solidarietà mentre vince la testarda determinazione a distruggere le novità e le idee. Si aspetta un leader che porti alla vittoria e non si pensa al fatto che il centro-sinistra non ha bisogno di un padrone, di un capo. Ma di un uomo capace di essere sintesi di mille idee e che sappia aggregare nel governare. Con lui una squadra di amministratori capaci e di intellettuali aperti. Lunica vittoria possibile è quella che si ottiene con lunità delle forze sociali, politiche e culturali che oggi sono allopposizione: facile a dirlo, difficile a realizzarlo. Ma è indispensabile provarci, provarci senza arrendersi mai. Il centro-sinistra è lunica alleanza che porta nel proprio seno la forza della storia del Paese, la prospettiva del cambiamento, la possibilità della solidarietà. Cattolici, laici, ambientalisti, progressisti stanno insieme nel centro-sinistra per dare un futuro nuovo al Paese. A tale forza di liberazione devono partecipare anche le piazze con la loro carica di passione, le energie fresche e spontanee del mondo della cultura, i giovani, il sindacato, la tradizione socialista. Solo stando insieme, con programmi chiari di crescita e progresso, potremmo battere una destra destabilizzante che ha messo in crisi il Paese. Lo stesso discorso vale per la Calabria. Alla fine della legislatura saranno dieci anni consecutivi (eccetto una parentesi di 9 mesi) di governi regionali di Destra. Saranno state sette-otto le giunte regionali, tre i presidenti, decine gli assessori regionali (qualcuno ne ricorda il nome?): un bilancio assolutamente negativo per la Calabria che soffoca nella disoccupazione, nella crescita zero, nellarretratezza economica, nel caos in settori vitali come la Sanità, nellaffondo del POR-Calabria. Ma il centro-sinistra deve avere la forza, il coraggio, la determinazione di preparare una riscossa vera e credibile: ha bisogno di una classe dirigente moderna, di un programma chiaro per lemergenza , di un progetto di sviluppo complessivo della nostra terra. Deve far dimenticare le peggiori esperienze del passato, la litigiosità interna e le mediocrità che laffligge. Più coraggio, dunque, nel superare i metodi vecchi e nelleliminare lautoreferenzialità di troppi partiti per dare vita a unalleanza fresca, libera, moderna nella quale si ritrovino le migliori energie del centro-sinistra. Nessuno escluso.