Sconcertante la disorganizzazione degli impiati invernali in Sila. Chi ha responsabilità paghi!”
Trovo sconcertante l’improvvisazione e la disorganizzazione con cui è stata affrontato l’arrivo della prima abbandondante neve sull’ Altopiano Silano. Uno spettacolo naturale straordinario, una ricchezza attesa da settimane.
Una boccata d’ossigeno per operatori turistici e albergatori. Eppure, abbiamo assistito ad assenze di personale, ritardi e improvvisazioni imperdonabili che hanno pagato coloro si sono recati in Sila per sport o anche semplicemente per passione. Mentre l’Anas ha fatto un servizio puntuale e preciso, gli altri enti preposti al funzionamento degli impianti e delle strutture invernali non si sono dimostrate altrettanto all’altezza dei loro compiti. Non sappiamo di chi sia la responsabilità, chi non ha garantito mezzi, risorse e personale.
Chiunque sia, ha commesso errori e leggerezze imperdonabili. Vorrei chiedere alla Regione e agli Enti regionali preposti di avviare un’indagine. Ma soprattutto di impedire che ciò si ripeta, soprattutto ora che l’altopiano è imbiancato in abbondanza. Uno spettacolo naturale tra i più belli d’Italia.
Ma c’è da dire che è da anni che l’Altopiano silano attende una forte valorizzazione, investimenti adeguati, risorse e infrastrutture. La Sila, sopratttutto ora che è Parco Nazionale e che ha al suo interno aree di grande valore naturalistico e ambientale, ha bisogno di un grande progetto per il suo decollo, trattandosi di una delle aree invernali più interessanti dell’intero Paese.