Sconcertante il fatto che da si continui a sostenere che i mandanti dell’assassinio Fortugno siano da cercare nella classe politica calabrese!
“Trovo sconcertante il fatto che da molti mesi si continui a sostenere- anche ad altissimi livelli- che i mandanti dell’assassinio di Franco Fortugno siano da cercare nella classe politica calabrese! Non capisco: se si arriva a sostenere questo significa che ci sono seri dubbi, forse anche chiari sospetti, se non addirittura indizi e prove che conducono verso esponenti politici della nostra Regione. E allora perchè continuare a parlarne con dichiarazioni pubbliche invece di agire, tentando di indirizzare gli inquirenti verso i mandanti della morte del vice presidente del consiglio regionale? questo clima, che vede tutti i politici calabresi sospettati e sospettabili dell’omicidio di un esponente di primissimo piano delle istituzioni calabresi è devastante. E i politici onesti non possono accettare questo sistema di agire, di parlare, di lanciare accuse da parte di uomini impegnati nella lotta alla mafia. Così non si fa lotta alla mafia, ma si spara nel mucchio ottenendo risultati contrari alle intenzioni, e comunque lanciando fango su tutti indistintamente.
Chi sa parli, vada dagli inquirenti, oppure stia zitto perchè cosi facendo fa solo danni incalcolabili”.
L’on. Laratta si riferiva in particolare alla dichiarazione del Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, secondo il quale: “Sull’omicidio Fortugno le indagini penali sono in corso da tempo, ma hanno dei limiti. Il contesto politico può essere approfondito dalla Commissione antimafia”.
Chi sa parli, vada dagli inquirenti, oppure stia zitto perchè cosi facendo fa solo danni incalcolabili”.
L’on. Laratta si riferiva in particolare alla dichiarazione del Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, secondo il quale: “Sull’omicidio Fortugno le indagini penali sono in corso da tempo, ma hanno dei limiti. Il contesto politico può essere approfondito dalla Commissione antimafia”.