San Giovanni in Fiore / I disoccupati occupano di nuovo il Comune
Riesplode la protesta. Il commissario parla di clima d’intimidazione
SAN GIOVANNI IN FIORE «Non si può amministrare questo Comune in un clima di sopraffazione ed intimidazione». A parlare così è il commissario prefettizio di San Giovanni in Fiore», dottor Mario Gonzales che dalla fine di dicembre regge le sorti di questo difficile centro dell’altopiano silano. Nelle mani del commissario prefettizio è «scoppiata» la bomba della disoccupazione e della disperazione di centinaia di persone che non sanno come andare avanti. Nei giorni scorsi alcune centinaia di disoccupati hanno inscenato una clamorosa azione di protesta che ha isolato San Giovanni in Fiore dal resto della Calabria e reso impossibili i collegamenti con Cosenza e Crotone. Occupate tutte le strade della Sila, i disoccupati hanno chiesto e ottenuto un intervento della Regione. Il commissario prefettizio e le forze politiche e sociali sono state ricevute dal presidente della giunta regionale. L’esecutivo ha poi chiesto al Governo centrale di proclamare San Giovanni in Fiore area di crisi; ed in più ha deliberato un intervento immediato in favore dei disoccupati silani. La somma da impiegare in tal senso non è stata però accertata. Il presidente Nisticò aveva fatto annunciare una sua rapida visita a San Giovanni in Fiore per venerdì scorso. Ma la visita è saltata per impegni romani di Nisticò mentre la giunta regionale ha taciuto sui problemi di San Giovanni in Fiore. Ieri mattina è così riesplosa la rabbia dei senza lavoro che hanno inscenato un’improvvisata marcia di protesta per le strade cittadine. Nel frattempo un gruppetto di loro ha occupato la sala consiliare del comune ed ha proclamato lo sciopero della fame. Uno di loro ha affermato: «Non ce la facciamo più, non sappiamo cosa rispondere ai nostri figli, non abbiamo più nemmeno i soldi per comprare loro il latte». C’è ànche una coda polemica contro chi si è inserito nel nucleo dei disoccupati pur non avendone diritto. Ma il commissario prefettizio Gonzales non ha gradito questa nuova esplosione di protesta e manifesta tutto il suo stupore, non senza avere ricordato il suo impegno a favore dei disoccupati locali: «A seguito dell’interessamento del commissario prefettizio che sabato e domenica scorsi ha tempestato di telefonate la presidenza della giunta regionale afferma il dott. Gonzales si è avuta la conferma che mercoledì prossimo (domani ndc) il governo regionale quantificherà i finanziamenti per San Giovanni in Fiore. Adesso questa ptotesta appare del tutto ingiustificata. È necessario ricordare che l’interessamento del commissario ha già avuto un esito favorevole con la richiesta da parte della giunta regionale al Governo centrale di dichiarare lo stato di area di crisi per San Giovanni in Fiore. E evidente che il problema della disoccupazione di questo grosso comune silano, problema che non è di questi giorni, è complesso e notevole». Il dott. Gonzales ha detto che bisogna evitare che «i provvedimenti in favore dei disoccupati finiscano per avere la solita funzione assistenziale». Il commissario prefettizio si è poi riferito a quanti hanno occupato la sala consiliare del Comune ed hanno iniziato lo sciopero della fame: «l’atteggiamento di uno sparuto numero di disoccupati ha affermato il dott. Gonzales in contrasto con la stragrande maggioranza di loro, è fuori di ogni alveo di ragionevolezza. Creare difficoltà al commissario prefettizio e ai due sub-commissari significa voler vanificare ogni possibilità di soluzione della crisi occupazionale. Infatti i commissari non possono espletare il loro mandato in un clima di sopraffazione e intimidazione, chi intende seguire questa strada si mette contro la legalità e non fa gli interessi dei disoccupati». Probabilmente il dottor Gonzales e i due sub-commissari stanno anche pensando a rinunciare al mandato! Dal palazzo comunale ieri sera è giunta la reazione degli occupanti: «Nessun atto di intimidazione o di sopraffazione contro nessuno afferma uno di loro , la nostra è una protesta contro chi sta rinviando il problema da un giorno all’altro, da una settimana all’altra. Ancora oggi non sappiamo cosa ci risponderanno mercoledì, se poi non rinvieranno a venerdì o chissà a quando. Abbiamo il sospetto che si voglia far passare le elezioni. E a questo non ci stiamo e l’intero movimento dei disoccupati è pronto a riprendere le dure proteste». Ieri sera correva voce che senza una chiara e precisa risposta da parte della Regione entro domani, saranno riprese nuove e più dure azioni di protesta. Le strade saranno nuovamente occupate ed altre forme di protesta saranno messe in piedi. Si è infatti creato a San Giovanni in Fiore un grave clima di attesa. Dalla Regione dovranno giungere necessariamente risposte concrete ed impegni precisi. Diversamente si aprirà una dura fase di protesta dalle conseguenze imprevedibili. C’è il fondato sospetto che la protesta possa degenerare e si possa scivolare anche verso duri scontri con le forze di polizia che, sembra, non sono più disponibili a consentire nuove occupazioni delle strade della Sila. Insomma ci sono molti elementi che non lasciano presagire nulla di buono. A meno che domani non giungano buone nuove dalla giunta regionale.