San Giovanni in Fiore / I disoccupati attendono la risposta della Regione
S. GIOVANNI IN FIORE Giornata cruciale quella di oggi per le sorti dei circa 500 disoccupati di S. Giovanni in Fiore. Stamani a Catanzaro, la Giunta regionale, dovrà dare una risposta certa in merito all’avvio al lavoro dei disoccupati silani, per come del resto promesso la settimana scorsa dallo stesso presidente della Regione Nisticò. I disoccupati sangiovannesi chiedono di conoscere quale cifra ha previsto il governo regionale per il loro avvio al lavoro. Per tenere vivo l’interesse sul loro drammatico problema, i disoccupati proseguono nella loro protesta con cortei e sit-in davanti al palazzo comunale. Un gruppo inoltre continua lo sciopero della fame cominciato dalle prime ore di lunedì scorso; un paio di dimostranti hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari per un improvviso malore nella giornata di ieri. Questa mattina S. Giovanni in Fiore vivrà la sua più lunga giornata. In attesa di ricevere notizie da Catanzaro, i cinquecento senza lavoro si ritroveranno parte al palazzo comunale e parte nella vicina villa comunale. Sono ore cariche di tensione, con forti discussioni anche all’interno dello stesso movimento di protesta. In molti sanno che la Regione ha difficoltà a destinare una cifra consistente per S. Giovanni in Fiore. In ogni caso un serio progetto di avvio al lavoro, gestito dall’Afor, con fondi regionali, non potrà prevedere inizialmente una somma inferiore ad un miliardo di lire. Questo almeno nella fase iniziale, perché un valido programma che preveda la pulitura dei boschi silani ed il recupero del legname, dovrà poter contare su un’effettiva base di spesa di diversi miliardi di lire. Del resto, con la vendita del legname alle aziende del settore ai privati, il ritorno economico sarà consistente, ed il progetto non sarebbe quindi il solito intervento assistenziale, bensì sarà un progetto produttivo. Altri problemi, però, si apriranno all’ indomani dell’ approvazione del suddetto progetto e del suo finanziamento. I più importanti: il tempo di realizzazione- la ricaduta occupazionale, il tipo di chiamata dei disoccupati per il loro avvio al lavoro. Si tratta ovviamente di problemi dai risvolti notevoli. Ma come avviare i disoccupati al lavoro sarà la questione più spinosa. Il movimento dei disoccupati ha preparato, non senza contrasti, una lista di persone da avviare al lavoro. Il commissario prefettizio del comune, il dott. Mario Gonzales, però consegnerà la lista all’Ufficio del collocamento, che non intende scavalcare. E qui, è prevedibile, nasceranno forti contrasti con i disoccupati. Questi problemi saranno all’ordine del giorno a partire da domani. Oggi, infatti, come detto, si attende la risposta più importante dalla Regione. Cioè quanti soldi saranno destinati ai disoccupati sangiovannesi. Da questa risposta dipende la reazione del movimento che minaccia nuove clamorose azioni di protesta. Intanto da Napoli, tramite un fax, è giunto il sostegno dei disoccupati campani ai colleghi calabresi: «Siamo con voi, pronti a sostenervi nella lotta, andate avanti e fate sentire la vostra protesta, noi ci uniamo a voi per pretendere ed ottenere il sacrosanto diritto al lavoro».