San Giovanni in Fiore.
I disoccupati respingono le offerte, da oggi nuove proteste
SAN GIOVANNI IN FIORE Cinquecento milioni dal bilancio regionale destinati al comune di San Giovanni in Fiore per opere di pubblico interesse; 300 milioni da un fondo del ministero dell’Interno da spendere subito; corsia preferenziale per l’approvazione dei progetti operativi plurifondo (Pop) che ammontano ad oltre 10 miliardi di lire e che sarebbero approvati entro aprile. È questo il risultato che la delegazione composta dai sindacati, dai rappresentanti dei disoccupati e dal sub-commissario dott. Filice ha strappato alla giunta regionale che ieri ha lungamente affrontato il dramma dei senza lavoro del più grosso centro silano. Il presidente Nisticò ha inoltre confermato la spesa storica dei 2 miliardi e mezzo in favore dei lavoratori del fondo sollievo disoccupazione che da alcuni anni sono impiegati a San Giovanni in Fiore in progetti comunali. I risultati del vertice di Catanzaro sono giunti immediatamente a San Giovanni in Fiore dove centinaia di disoccupati affollavano sin dalle prime ore del mattino piazza Municipio. All’interno del palazzo comunale proseguiva, nel frattempo, lo sciopero della fame di un gruppo di disoccupati che ancora adesso mantengono questa dura forma di protesta. Ma le notizie sugli stanziamenti regionali non sono state bene accolte dalla gran parte dei disoccupati silani. Il movimento dei disoccupati non ha ritenuto sufficienti le somme previste dalla Giunta regionale in quanto non sarebbero bastevoli nemmeno per 100 degli oltre 450 disoccupati in lotta. Già nel pomeriggio di ieri il palazzo comunale è stato occupato, gli uffici chiusi, i servizi interrotti. Fino a tarda sera si è svolta una lunga e convulsa riunione dove ha poi preso corpo l’idea di una risposta dura da parte del movimento dei disoccupati. La riunione era ancora in corso a tarda notte. San Giovanni in Fiore da oggi sarà nuovamente isolata dal resto della Calabria. Sono riprese le occupazioni della superstrada Cosenza-Sila-Crotone, delle statali e provinciali per Camigliatello, Lorica e Trepidò della linea Ferroviaria San Giovanni-Camigliatello-Cosenza. Un totale isolam`ento che servirà a riaprire il fronte della protesta nella speranza di ottenere di più per l’avvio immediato al lavoro di tutti i disoccupati, e non solo di una parte di loro. A tarda sera si fa sentire per telefono il commissario prefettizio, dott. Mario Gonzales, per esprimere tutto il suo stupore sul fatto che i disoccupati di San Giovanni in Fiore abbiano respinto le proposte della Giunta regionale. «Dalla Regione sono giunti segnali molto positivi ed incoraggianti dice il dott. Gonzales la protesta deve rientrare, anche perché non è possibile pensare di risolvere d’un colpo il grave problema della disoccupazione di San Giovanni in Fiore, perché è un male storico che si trascina da decenni». Il commissario Gonzales è molto risentito per l’impossibilità di recarsi al palazzo comunale per svolgere il suo mandato: «Non ci è possibile lavorare; ma se noi non andiamo al comune tutto si blocca e si creano danni gravissimi agli stessi disoccupati in quanto non è possibile nemmeno firmare gli atti ed i progetti in loro favore. Se continuano così non avranno una lira, e del resto il denaro pubblico non lo possiamo regalare».