Rutelli benedice Oliverio. Laratta vicepresidente.
da il Quotidiano di Sabato 8 novembre 2003
Al cinema Italia un centrosinistra unito ha ascoltato linterventi del vicedirettore del Tg2
Cosenza e il cinema Italia sono lapprodo finale del lungo giro che Francesco Rutelli ha fatto per la Calabria. La serata cosentina che la Margherita aveva organizzato per il suo leader era diversa e prevedeva gli interventi degli uomini di spicco del partito, ma il ritardo con cui lincontro ha avuto inizio ha imposto un cambiamento, lasciando spazio alle domande che il vice direttore del Tg2, Rocco Tolfa, ha posto a Rutelli. La serata di ieri pareva avere più significati politici. Intanto segnava la vitalità della leadership locale della Margherita, che portava in città la massima rappresentanza del partito mentre nel Paese si discute di lista unica. Ma non solo, infatti il palco del cinema Italia era stato scelto come il luogo in cui sancire scelte politiche gia note, ma il cui valore risulta accresciuto dalla presenza del leader nazionale.
Così, prima che Rutelli potesse rispondere alle domande di Tolfa, il sindaco Catizone nel porgere il saluto, ha annunciato la fine della anomalia selvaggia che vedeva la Margherita fuori dalla giunta di palazzo dei Bruni, mentre poco prima della chiusura della serata Mario Oliveriom e stato chiamato sul palco, per sentirsi dire da Rutelli, davanti al Gotha dellUlivo che era nelle prime file, che sta per raccogliere un importante testimone. Di qui la rassicurazione del candidato, che dìsi propone come lerede dellesperienza del presidente Acri, di riconoscere alla Margherita un ruolo di guida nella squadra che si realizzerà.
In mezzo ci sono state le domande quasi delle palle ben alzate, cui Rutelli con abilità consumata ha dato risposta dando il senso degli uomini che sono dominanti nel centrosinistra. Perché le difficoltà interne alla Cdl fanno sperare lopposizione Magari non in un collasso del governo, ma nella possibilità di assestare un duro duplice colpo, quando nella prossima primavera si voterà per le amministrative e le europee. E la chiave per una vittoria possibile è nellunita, vero ed eterno problema, cui Prodi sta lavorando con la proposta della lista unica. Uniti per unire continuava a dire Rutelli spiegando che si parte con chi ci sta per poi allargarsi.
Intanto lopposizione fa il suo mestiere e svela le promesse tradite, le difficoltà economiche, le insufficienze dei provvedimenti. Rutelli chiamato a dire cosa pensa del Ponte sullo stretto, ha facile gioco rispondendo che magari prima è meglio fare le strade ordinate e svelando che il vice ministro per il sud Miccichè ha affermato che il Ponte non è una priorità del governo Le parole di Rutelli smontano i cieli sereni che stanno sempre dietro gli interventi di Berlusconi, perché le cose vanno assai diversamente da come vengono narrate E il caso dellinflazione e delle previsioni di crescita economica che si sono rivelate sbagliate. Non poteva mancare un riferimento feroce allinformazione televisiva. Se guardate la Tv satellitare suggerisce Rutelli ironizzando trovate dibattiti severi in cui i leader europei vengono messi sulla graticola. Qui in Italia al massimo trovate un cuoco con una padella in mano. Lapplauso divertito non manca né quello più convinto, quando si torna alla politica estera e Rutelli invita Berlusconi a farsi protagonista, nello scorcio restante del semestre europeo, di un dibattito sugli errori della guerra in Irak, ma sarebbe come chiedere al premier di tradire la sua amicizia personale con Bush. La serata si chiude con la previsione dellaumento delle difficoltà del centrodestra e con la convizione che solo lesercizio allunità puo rispondere lUlivo a guidare il Paese.
Michele Giacomantonio