Questione morale e questione criminale in Calabria.
Nella nostra regione è molto diffusa lattività illecita, così come il malaffare, esercitata su diversi livelli, nel disinteresse della pubblica opinione e della società civile che appaiono disorientate e impotenti; mentre la politica tace, qualche volta ne è corresponsabile e complice, in altri casi ne è vittima ! Il sistema del malaffare (corruzione, clientela, affari illeciti) agisce in silenzio e sempre in penombra, su vastissima scala, coinvolgendo le Istituzioni ai vari livelli, gli apparati burocratici degli Enti, i centri decisionali, le imprese.
La corruzione ed il malaffare sono cresciuti in maniera straordinaria nel corso degli ultimi 20 anni in Calabria, penetrando allinterno di ogni centro di potere, dal più piccolo al più grande, fino a colpire al cuore gli apparati che decidono, condizionandoli pesantemente. Diventando esso stesso un potere, con proprie regole, con collegamenti capillari, con apparati ben funzionanti. Una sorta di mafia della corruzione che fa affari nella piu completa illegalità.
Il sistema della corruzione in Calabria agisce in maniera scientifica, puntando a controllare dal di dentro lintero sistema politico ed economico della Calabria, grazie ad una diffusa rete di collegamenti. Già da molti anni, nella nostra regione molte attività economiche sono condizionate dal sistema della corruzione. Gli apparati vengono costruiti su basi precise. Le nomine, gli incarichi e le carriere sono per lo più decise in questo contesto (nel quale convivono bene poteri economici forti, una parte della massoneria, gruppi trasversali di interesse politico, gruppo criminali).
Mafia e criminalità organizzata sono pur sempre i nemici giurati di ogni società civile, ancor di piu lo sono della nostra Regione; ed è per questo che devono essere combattuti con ogni mezzo, rafforzando gli organici della Magistratura, potenziando le forze di polizia, anche utilizzando reparti dellesercito per controllare quelle parti del territorio che lo Stato non ha piu in mano da tempo. Ma soprattutto con lazione legislativa (la proposta di legge del Centro Lazzati che vieta la propaganda elettorale da parte dei clan mafiosi può dare buoni risultati se approvata al piu presto e subito applicata); ma la devastazione che sta facendo nel Sud la corruzione e lillegalità diffusa deve essere combattuta con altrettanta energia.
Davanti ad uno scenario così devastante, ci si aspettava ora una risposta forte e decisa da parte della politica e delle istituzioni. Così non è stato.
Troppa gente onesta e perbene, dai giovani di Locri a tanti ragazzi che hanno urlato in favore del ripristino della legalità, si aspettava di più, pretendeva di più. Avrebbe preferito piu coraggio e maggiore determinazione nella lotta alla corruzione e alla criminalità, non solo quindi proclami, manifestazioni e propaganda fine a se stessa. Si sta invece assistendo ad una lenta agonia di questa straordinaria regione, bella come solo Leonida Repaci ha saputo descrivere, grande e generosa come il cuore di tanta gente onesta che ogni giorno continua a fare il proprio dovere con sacrificio. E in silenzio.
Quanto bisognerà aspettare ancora perché passi la notte che avvolge
Franco Laratta