Questione bergamotto, presentana uninterrogazione al Consiglio dei Ministri
I deputati calabresi Oliverio, Laratta e Minniti (PD) presentano uninterrogazione al Consiglio dei Ministri
Quali iniziative il Governo intende adottare per tutelare e salvare una coltura unica al mondo, come quella del bergamotto?. E quanto chiedono i parlamentari del Pd Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione agricoltura alla Camera, Marco Minniti e Franco Laratta, in una interrogazione alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero della Politiche agricole, alimentari e forestali, ed al Ministero della Salute. La coltivazione del bergamotto sottolineano gli esponenti del Partito Democratico è, nel mondo, da oltre un decennio strettamente limitata alla fascia jonica dellarea Grecanica della provincia di Reggio Calabria. La sua lavorazione e commercializzazione, è legata quasi esclusivamente allolio essenziale, universalmente noto come «oro verde», la cui essenza è stata considerata sinora indispensabile nellindustria profumiera non solo per fissare il bouquet aromatico dei profumi, ma anche per armonizzare le altre essenze contenute in essi esaltandone le note di freschezza e fragranza.
Lessenza è anche utilizzata nellindustria farmaceutica (per il suo potere antisettico e antibatterico, in odontoiatria, ginecologia, e altro) e nellindustria alimentare e dolciaria come aromatizzante di liquori, dolci e bevande. A testimonianza delle qualità contenute in questo frutto aggiungono Oliverio, Minniti e Laratta la Commissione europea, con il regolamento della Comunità europea n. 509 del 2001 del 15 marzo 2001 e la pubblicazione italiana del relativo disciplinare (provvedimento del 8 maggio 2001 nella Gazzetta ufficiale del 25 maggio 2001), ha riconosciuto al «Bergamotto di Reggio Calabria» la denominazione di origine protetta (DOP) olio essenziale. E di questi giorni però il grido dallarme lanciato dal presidente del Consorzio del bergamotto Ezio Pizzi, dal presidente dellAccademia del bergamotto Vittorio Caminiti e dai rappresentati calabresi di Coldiretti, Cia e Confagricoltura, secondo cui la stessa Unione europea, in contraddizione con le decisioni assunte negli anni precedenti che hanno contribuito alla valorizzazione del bergamotto, abbia recentemente proposto di limitare fortemente lutilizzo di ingredienti essenziali, quali proprio lolio di bergamotto, nella distillazione della maggior parte dei profumi e questo in relazione ad una stima secondo cui una fascia compresa tra l1 ed il 3 per cento della popolazione europea è potenzialmente allergica ad alcuni ingredienti presenti nei profumi, per cui si propone di restringerne la concentrazione degli oli essenziali dal 12 per cento allo 0,01 per cento, a vantaggio di essenze sintetiche. E evidente che qualora tale proposta venisse approvata verrebbe messo a rischio una filiera biologica dimportanza mondiale, che sino ad oggi ha costituito una vera e propria perla della green economy italiana e che impiega oltre settemila addetti nelle circa 650 aziende agricole impiantate nella zona, con risvolti drammatici per lintera economia calabrese in un comprensorio che, giova ricordarlo, annovera il triste primato del più alto tasso di disoccupazione dItalia. Secondo i tre deputati democratici occorre assumere provvedimenti urgenti per impedire la scomparsa di un prodotto unico al mondo, con conseguenti contraccolpi negativi per lintera economia calabrese ed in particolare di quella reggina. Per questo, infine, Oliverio, Minniti e Laratta chiedono quali iniziative il Governo intende intraprendere per aumentare la redditività delle aziende agricole operanti nel settore e per favorire la commercializzazione integrale del bergamotto; e se il Governo non ritiene opportuno, necessario e urgente intervenire presso lUnione europea affinché la proposta di limitare fortemente lutilizzo di ingredienti essenziali, quali proprio lolio di bergamotto, nella distillazione della maggior parte dei profumi, venga ritirata, così continuando a favorire lutilizzo di ingredienti naturali e di qualità, come il bergamotto.