Quel tesoro di sindaco che fece innamorare i potenti!
Quello che è successo a Reggio Calabria negli ultimi dieci anni è gravissimo. Le conseguenze saranno pagate dai cittadini per i prossimi dieci anni. La città dovrà pagare goccia dopo goccia tutti i debiti. Per questo chiedo la condanna degli imputati e chiedo che non venga riconosciuta alcuna attenuante. Perché di attenuanti non ce ne possono essere”! Lo ha chiesto il pd Ombra nei confronti di un sindaco eletto con un plebiscito senza precedenti, divenuto celebre per il ‘Modello Reggio’ fatto di cose che voi umani non potete capire. E nemmeno voi… italiani!
Scopelliti, il ‘tesoro’ di Fini, l’amore di Berlusconi e ora il mito di Alfano. Di quell’ Alfano che giusto la settimana scorsa è venuto in Calabria ad omaggiare ed esaltare il suo protetto e fido Presidente della regione. Alfano, al momento, era anche Ministro degli Interni!
Giusto per dire qualcosa.
Mentre la Calabria è invasa dai rifiuti che nemmeno a Napoli; mentre il sistema sanitario regionale è al collasso, gli ospedali ridotti a presidi sanitari in tempo di guerra, e i calabresi sono costretti a pagare le tasse più alte d’Italia per colmare la voragine che negli anni si è aperta nel bilancio regionale; mentre la Calabria affonda in una povertà devastante, con una fuga dalla regione di giovani e meno giovani che, per proporzioni, ricorda i grandi esodi degli anni ’50 e ’60 del secolo scorso… mentre accade tutto ciò, nei confronti del’ Governare della Regione ed ex sindaco di Reggio Calabria, un pm ha chiesto cinque anni di reclusione, quattro anni per tre ex revisori dei conti del Comune di Reggio. Per tutti, a partire da Scopelliti, l’interdizione dai pubblici uffici!
Il pm è Sara Ombra, il processo è quello del ‘caso Fallara’, dal nome della dirigente del settore Bilancio del Comune di Reggio Calabria, amica personale del sindaco Scopelliti, morta suicida nel dicembre 2011, al termine di giornate drammatiche che hanno sconvolto la vita politica e sociale di Reggio e di tutta la Calabria.
Il comune di Reggio è travolto da una voragine di centinaia di milioni di euro nei conti comunali. Il tutto in un contesto oscuro e drammatico che vede imputato di falso in atto pubblico e abuso dufficio lex sindaco, assieme ai revisori dei conti dellepoca, accusati di solo falso. Un buco nero nel quale hanno accertato i periti della Procura in due anni sono spariti oltre 87 milioni di euro. Ma la voragine, si scoprirà man mano, è molto più profonda e vasta. Il comune, dopo mesi di lavoro di una Commissione di accesso ministeriale, viene sciolto per mafia dall’allora ministro degli Interni Cancellieri. Per la verità con almeno un anno di ritardo, per le fortissime pressioni nazionali del pdl sul ministro!
La città vive nel caos, le condizioni sociali ed economiche sono tra le peggiori d’Italia, mentre il ‘Modello Reggio’, ovvero il ‘Modello Scopelliti’, nel 2010 viene pari pari trasportato a Catanzaro, sede della Giunta regionale presieduta dal reggino Beppe Scopelliti. Un modello che ha ridotto la Calabria in una condizione che rischia di essere senza ritorno.
Da un processo all’altro, il governatore rischia molto. Forse ben presto anche l’interdizione. Forse altro. Il sistema Scopelliti è arrivato al collasso. Ma questo non disturba i grandi leaders nazionali del centro-destra che hanno visto nel giovane e brillante sindaco e governatore calabrese, addirittura uno statista, un leader pronto al grande salto ‘romano’, con un futuro esaltante. Ed ecco quindi che da Fini (che lo inventa), a Berlusconi (che lo esalta), ad Alfano (che lo adora), tutti sono venuti negli anni in Calabria a celebrare le lodi al più grande sindaco di Reggio e al più grande governatore di Calabria.
Cosi sia!
p.s.: Una domanda: ma può si continuare in Regione, come se nulla fosse accaduto?