Quale centrosinistra in Italia ed in Calabria
“I prossimi appuntamenti elettorali per il rinnovo dei Consigli provinciali e regionale, devono rappresentare un banco di prova definitivo, un’occasione non più rinviabile, se vogliamo dare alla Calabria e al Centrosinistra calabrese la possibilità di uscire dal guado, abbandonando una volta per tutte la pratica di una politica consociativa ed autoreferenziale, evitando di presentare agli elettori una classe dirigente mummificata, preoccupata soltanto della propria autoconservazione e chiamando a raccolta uomini e donne capaci di elaborare un progetto in grado di dare risposte esaustive ai mille problemi che affliggono la nostra regione”.
E’ quanto ha dichiarato, tra l’altro, l’assessore provinciale al Mercato del Lavoro e alle Politiche Giovanili, Franco Laratta, nel corso di un convegno svoltosi nei giorni scorsi a Camigliatello Silano sul tema: “Quale centrosinistra in Italia ed in Calabria”, a cui hanno preso parte numerosi quadri e dirigenti politici regionali e locali.
“Per realizzare un progetto così ambizioso -ha proseguito il dirigente della Margherita- dobbiamo trovare la voglia ed il coraggio di “sperimentare” ipotesi alternative, strade nuove di impegno politico, attraverso cui combattere e debellare, definitivamente, i mali che oggi affliggono i partiti e che fanno di essi una sorta di “case chiuse”, in cui imperversa il gregariato dilagante e si esprime il dispregio quotidiano verso qualsiasi novità proveniente dalla cosiddetta società civile”.
“A che servono -si è chiesto Laratta- partiti e gruppi politici, spesso controllati soltanto da interi nuclei familiari, da interessi trasversali inconfessabili, che nulla hanno a che fare con la politica ed in cui la selezione della classe dirigente avviene solo in base all’appartenenza o ai bollini-fedeltà acquisiti attraverso la totale acquiescenza ai gruppi di potere dominanti, in barba a qualsiasi discorso sul merito e sulla democrazia?”.
“Negli ultimi mesi -ha aggiunto l’assessore provinciale- più volte ho espresso l’auspicio che il centrosinistra potesse abbandonare, una volta per tutte, la strada delle differenziazioni a tutti i costi e della rissa interna, per imboccare quella del progetto unitario e strategico, riconoscendosi sotto la bandiera comune dell’Ulivo, mettendo definitivamente da parte qualsiasi tentazione egemonica e dando chiari segni di discontinuità con un modo di essere e di fare che, sempre più, rischia di farci confondere ed uniformare alla destra, pasticciona, arrogante e clientelare”.
“C’è una Calabria fortemente positiva-ha proseguito Laratta- che ci attende al varco e ci guarda con grande attenzione. E’ la Calabria che non vuole più piangere e bussare, con il cappello in mano, alle porte del potente di turno. E’ una regione nuova ed intraprendente, che vuole partecipare e progredire, combattere e vincere, progettare e costruire. E’ la Calabria dei cervelli, delle università e dei suoi laureati, dell’innovazione e del progresso, della tutela e della valorizzazione dei beni storici, ambientali e paesaggistici. Con questa Calabria dobbiamo dialogare e, insieme, costruire il nostro futuro e quello delle generazioni che verranno, avendo un respiro e un orizzonte davvero grandi, convinti di essere finalmente artefici e protagonisti di un fatto straordinariamente nuovo e rivoluzionario.
Sapremo essere all’altezza del compito a cui siamo chiamati, scegliendo autonomamente le nostre classi dirigenti e, se è il caso, arrivando addirittura a sciogliere quegli stessi partiti in cui oggi noi militiamo, che non rappresentano più nessuno e servono soltanto ai “soliti noti” per acquisire sempre nuove quote di potere?
Sapremo ritrovarci, forti delle nostre tradizioni culturali riformiste, socialiste, liberali e cattoliche, sotto l’unico vessillo dell’Ulivo, proponendo liste unitarie in tutte le prossime competizioni elettorali (regionali, provinciali e comunali), utilizzando le “primarie” per sconfiggere definitivamente posizioni e privilegi che sembravano acquisiti per sempre e abbandonando la cultura della delega e della dipendenza, vera nemica della Calabria e dei calabresi?”.
“Ho la sensazione netta -ha concluso Franco Laratta- che siamo giunti ad un punto di non ritorno per cui, chi rimane abbarbicato ad una concezione vecchia ed ormai superata della politica, rischia di sparire definitivamente dalla scena e di essere travolto dalle novità che incombono e che chiedono sempre maggiore spazio e visibilità.
L’augurio che faccio, a tutto il centrosinistra e alla Margherita in particolare, è quello che essi sappiano “intercettare” il vento nuovo che ha cominciato a soffiare un po’ dappertutto, in Italia come in Calabria, e diventino protagonisti autentici di un cambiamento che non può più essere ostacolato o rinviato”.