Porto di Gioia Tauro: “Un anno perduto. Intanto prosegue la politica degli annunci di Scopelliti. Ma è solo fumo negli occhi!”
Qualche giorno fa avevamo chiesto al Governatore della Regione Calabria una reazione adeguata al gravissimo problema del Porto di Gioia Tauro, i cui segnali erano noti da tempo a tutti tranne che a Scopelliti ed alla sua giunta. Ebbene i segnali sono arrivati, ma si tratta dei soliti annunci cui non seguirà alcunché, purtroppo. In sintesi, c’è stato un tavolo con alcuni imprenditori di livello nazionale con i quali si sarebbe condiviso un percorso di sviluppo del retroporto, sfruttando la zona franca e investendo 55 milioni di euro per i necessari investimenti pubblici e privati.
Basta questo per risolvere la crisi del Porto di Gioia Tauro? Basterebbe se l’avvio di un’azione del genere fosse stata avviata sin dalla firma dell’Accordo di Programma Quadro, avvenuta ben otto mesi fa. Oggi forse avremmo visto le prime concrete azioni di sviluppo del cosidetto “Gateway”.
Invece è passato quasi un anno e il Presidente Scopelliti si è mosso (male) solo quando la crisi era oramai conclamata. Ma il nostro Governatore, invece di prendere di petto la Contship, concessionaria esclusiva per cinquant’anni del Porto, e di costringerla ad aprire ad altre compagnie di transhipment pur se concorrenti con la sua consociata Maersk, convoca alcune imprese nazionali buttando un pò di fumo negli occhi degli stanchi calabresi e lasciando senza speranza i lavoratori, oltre trecento, che verranno mandati a spasso.
Basta questo per risolvere la crisi del Porto di Gioia Tauro? Basterebbe se l’avvio di un’azione del genere fosse stata avviata sin dalla firma dell’Accordo di Programma Quadro, avvenuta ben otto mesi fa. Oggi forse avremmo visto le prime concrete azioni di sviluppo del cosidetto “Gateway”.
Invece è passato quasi un anno e il Presidente Scopelliti si è mosso (male) solo quando la crisi era oramai conclamata. Ma il nostro Governatore, invece di prendere di petto la Contship, concessionaria esclusiva per cinquant’anni del Porto, e di costringerla ad aprire ad altre compagnie di transhipment pur se concorrenti con la sua consociata Maersk, convoca alcune imprese nazionali buttando un pò di fumo negli occhi degli stanchi calabresi e lasciando senza speranza i lavoratori, oltre trecento, che verranno mandati a spasso.
Facciamo alcune domande al Presidente Scopelliti:
- Sa il Governatore che l’Accordo di Programma resterà solo un libro dei sogni se il suo amico Tremonti non libererà i Fondi Fas della Calabria?
- Sa il Governatore che prima che le aziende possano avviare gli investimenti passerà non meno di un anno (se tutto andrà bene)?
- Sa il Governatore che i suoi dipartimenti effettuano le valutazioni dei progetti d’impresa ed erogano i fondi con la lentezza di una lumaca?
- Sa il Governatore che per realizzare il Gateway è necessario che le Ferrovie dello Stato e l’Anas realizzino cospicui investimenti per le necessarie infrastrutture di collegamento al Porto?
Gli annunci quotidiani del Presidente della Regione non hanno alcun effetto sulla realtà che Scopelliti vuole farci vedere. I problemi, dopo un anno di gestione del centrodestra, sono sempre più gravi. La sanità va peggiorando; la Calabria sta per essere sommersa dai rifiuti; il Pil è diminuito di oltre l’8%, la disoccupazione è in crescita; le aziende chiudono o delocalizzano.
Ci rimangono solo le scommesse de(gl)i (s)bronzi di Riace. Forse è così che Scopelliti pensa di risolvere i problemi dei calabresi?
Ci rimangono solo le scommesse de(gl)i (s)bronzi di Riace. Forse è così che Scopelliti pensa di risolvere i problemi dei calabresi?