Pd, Laratta lancia lidea: anticipare il Congresso
Per il futuro il deputato invoca un patto generazionale
Intervista pubblicata su “CalabriaOra” di mercoledì 14 settembre 2011
Il rilancio del Pd calabrese secondo il parlamentare Franco Laratta. Un rilancio che sostiene Laratta deve passare da un patto generazionale che affermi la svolta.
On Laratta, partiamo dallassemblea del 18 luglio, quando venne stabilito un percorso la fase congressuale – che a tuttoggi appare ancora fermo: perché è ancora fermo?
Io spero che sia stata colpa solo del ‘generale agosto’. Voglio dire che è urgente accelerare quel percorso. Avviare la stagione dei congressi, costruire un’intesa generazionale con dentro le migliori energie che un partito non può non avere e utilizzare, insieme alle nuove generazioni: abbiamo la fortuna di avere una classe giovane che è emersa alle ultime elezioni amministrative, ragazzi di qualità, forti, competenti, puliti e determinati. Il Pd non abbia paura di aprirsi al nuovo. E’ proprio dal nuovo che verrà la salvezza del Pd calabrese, ancora troppo inguaiato, seduto, stanco e lacerato.
Nelle ultime settimane si stanno registrando ulteriori fronti di malessere: si vedano le esternazioni di componenti del gruppo democrat alla Regione
Per come è messo il Pd calabrese nemmeno un generale dell’Esercito che ha guidato una brigata nel Kosovo e poi in Afghanistan poteva far molto di più. Dico solo che adesso il Pd deve uscire rapidamente dalla fase commissariale. Se possibile io anticiperei lo stesso congresso regionale, al fine di eleggere subito un segretario regionale di pacificazione, con un ristretto gruppo dirigente di una decina di persone, un’assemblea regionale, ma soprattutto con un programma per la ricostruzione del partito, che abbia anche un obiettivo fondamentale: l’opposizione dura, forte, decisa a Scopelliti e ai suoi clamorosi fallimenti. La Calabria affonda e Scopelliti canta e ride sul lido reggino. Siamo nei guai sui rifiuti e Scopelliti tace; affonda il Piano sanitario e il Commissario Scopelliti va avanti senza ragionare; abbiamo toccato punte gravissime sulle presenze turistiche Scopelliti fa giocare i finti Bronzi di Riace a pari montagna, dispari mare. Davanti a questo scenario devastante, il centrosinistra deve risorgere e avviare un progetto di alternativa alla destra. Rapidamente!
Nei mesi scorsi molti big sono andati via, i nomi sono noti: è possibile oltre che auspicabile un loro recupero?
Per me possono andare via tutti, o ritornare chi ci crede, oppure azzerare l’esistente e il suo passato. Il tema è uno solo: è finita l’epoca di Loiero e Bova e con questo voglio solo dire che è finito quel modello di partito e di governo della Regione: quella ormai è una fase, conclusa con una rovinosa e prevista sconfitta, consegnata alla storia. Ora occorre costruire un partito moderno, efficiente, trasparente, coraggioso. E ripeto: con un patto generazionale che affermi la svolta e che tenga insieme le diverse anime e le diverse intelligenze. Non è un problema anagrafico, ma un tema di idee e di sguardo verso il futuro.
È davvero ipotizzabile nel futuro più o meno immediato un segretario regionale del Pd giovane di età e anche di militanza?
A me interessa il progetto politico. Mai un congresso di conta di tessere o di affermazione di potere personale. Può avere 25 anni o anche 50, basta che sia un segretario vero, forte, dotato delle qualità necessarie. Che sappia unire, non già dividere.
Molti nel Pd calabrese mettono sotto accusa la latitanza del partito nazionale, e limpressione è che il vero nodo da sciogliere siano le prossime candidature alle politiche. Cosa ne pensi?
Ma non saprei che dire della latitanza. Presunta o vera che sia. Sarebbe il caso che il Pd calabrese faccia da sè. Quando ci mette mano il partito nazionale non è detto che faccia bene! Il passato non dice questo. Le prossime politiche? Oddio, ormai siamo a 400 mila firme raccolte per il referendum anti-Porcellum. Il che vuol dire che il Parlamento o fa una nuova legge elettorale – e la farà – o si torna al Mattarellum. Per cui adesso l’elezione al Parlamento si dovrà guadagnare con un bel pò di sudore. Niente sarà più regalato a nessuno! Quindi non sarà più questa la ragione di nuove lacerazioni. Io ne sono felice, se cambia la legge, come cambierà. Perchè se possibile vorrei essere eletto deputato. Eletto! Dalla gente. Liberamente! E aggiungo altro: ieri ho firmato la seguente proposta di legge che in un comma prevede: “Non sono eleggibili allufficio di membro del Parlamento, coloro che sono stati eletti per tre legislature consecutive, delle quali almeno due complete». Rinnovamento vero. Che dovrà valere anche per il consiglio regionale della Calabria!
Antonio Cantisani