Papa Giovanni, Laratta: “Pagina vergognosa, intervenga il Governo”
“Il dramma che vivono centinaia di pazienti e operatori sanitari all’istituto papa Giovanni XXIII deve cessare. E’ una pagina di malasanità vergognosa su cui deve intervenire il governo”. E’ quanto ha sostenuto stamane il deputato dell’Ulivo Franco Laratta visitando la struttura di Serra D’Aiello, in provincia di Cosenza. Il parlamentare, accompagnato da una delegazione di sindaci del comprensorio, tra i quali, quello di Amantea Franco Tonnara e quello di Serra Antonio Cuglietta, ha incontrato i vertici dell’amministrazione dell’istituto, Mario Carpino, direttore sanitario; don Giulio Perrone e Sergio Principe, rispettivamente presidente e vicepresidente della fondazione che gestisce l’istituto.
Laratta ha preso atto della “gravissima emergenza” in cui vive il centro di riabilitazione, annunciando una interrogazione ai ministri della Sanità, della Solidarietà sociale e del Lavoro per sollecitare “un tempestivo intervento in Calabria al fine di disinnescare una bomba sociale e sanitaria che potrebbe esplodere da un momento all’altro”.
Nel corso della visita è stato fatto il punto sulla situazione debitoria del centro che ad oggi – è emerso – “ammonta a 140 miliardi delle vecchie lire, con l’aggravio di altri 500 mila euro al mese che spingono la struttura sull’orlo del fallimento, con gravi conseguenze per i degenti e gli stessi lavoratori, che pur garantendo il servizio in condizioni di assoluta precarietà, vantano arretrati salariali da 24 mesi. “Una situazione al collasso – ha aggiunto Laratta – che merita grande attenzione da parte del governo nazionale prima ancora che delle istituzioni locali”. “Ciò che ho avuto modo di vedere oggi – ha proseguito il deputato – non è degno di un paese civile. Una struttura fatiscente che ospita 350 pazienti con gravi patologie la cui cura è affidata solo alla buona volontà ed alla sensibilità di operatori specializzati che da anni sono mortificati dal degrado e da promesse mai mantenute”. Il parlamentare ha inoltre auspicato “che l’inchiesta della magistratura possa concludersi il più presto possibile individuando bene le responsabilità a tutti i livelli”. Intrattenendosi infinecon una delegazione di lavoratori e sindacalisti, Laratta si è detto disponibile a portare all’attenzione del ministro del Lavoro “le violazioni dei diritti” che circa 600 persone subirebbero da oltre venti anni.