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La Politica
Un impegno senza tempo, senza limiti, senza se e senza ma! Che dire di chi fa politica seriamente, costretto a stare fuori casa fino a notte, senza mai un giorno libero o un po di vacanza? Niente, solo che forse la gente non sa che la Politica non è solo privilegi o vantaggi, ma è anche fatta di sacrifici e rinunce, di tanto tempo perso in estenuanti discussioni, mediazioni, e confronti. La Politica è anche impegno per gli altri: quanta gente propone e si propone, chiede e qualche volta pretende. Chi fa Politica deve essere sempre pronto a darsi, pronto ad ascoltare, sensibile ai bisogni e alle richieste. Una missione? Mah!, forse qualcosa di meno di una missione. Certamente qualcosa di più di un semplice impegno professionale. |
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La Cultura
Tra le cose più belle della vita di un uomo cè senzaltro la conoscenza. La Cultura. Non so cominciare una giornata senza aver letto qualcosa. Appena sveglio cerco gli articoli del giorno prima messi da parte, oppure continuo il libro rimasto in sospeso. Ogni giorno almeno 4 sono i quotidiani che compro. Ma i libri sono qualcosa di irrinunciabile: Kafka è il mio preferito. Di lui ho letto tutto, ma il Processo rimane il più bello nella sua angoscia. Da ragazzo ho letto molto Pirandello, qualche anno fa ho scoperto Moravia. Oggi mi piace Eco, Baricco e pochi altri. Oltre alla letteratura, la Poesia. Tutto Prevert: lamore che descrive è dolce e sensuale. La poesia più bella che abbia mai letto? LInfinito di Giacomo Leopardi. Suggestiva come nessunaltra. Ma anche la musica è cultura: non passa mai un giorno che nella mia auto non ascolti un disco di Mina. La sua voce è da brividi, la sua storia musicale è unica al mondo. Se non cè Mina con me, non rimane altro che la musica classica. Su tutti Giuseppe Verdi. |
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Uomini e miti contemporanei
Ognuno di noi ha un riferimento storico, politico,culturale al quale si ispira, forse inconsapevolmente, nelle scelte che quotidianamente compie. Io ne ho più di uno, ma tutti mi hanno guidato e ispirato. Lansia di rinnovamento e di cambiamento che caratterizza la mia azione mi proviene da un grande Papa, Paolo VI, e da un grande uomo politico, Benigno Zaccagnini. Di Papa Montini ho ammirato il suo coraggio nel continuare lopera di Giovanni XXIII: il Concilio Vaticano II da portare avanti e concludere, lopera di trasformazione della Curia romana che rimaneva ancora troppo vecchia e troppo potente, il rinnovamento liturgico, lapertura verso il mondo della Chiesa romana ancora troppo chiusa e limitata nella sua azione. Paolo VI ha cambiato veramente la Chiesa, lha aperta al mondo moderno, ha rinnovato lazione del clero, ha portato il vangelo in ogni continente. Benigno Zaccagnini, in un momento tragico per la storia dItalia e nel momento peggiore per la Democrazia Cristiana ha saputo essere, sebbene timido ed estraneo ai giochi della politica, un grande e coraggioso segretario nazionale del più grande partito italiano. Sul finire degli anni 70, Zaccagnini ha incarnato la necessità di cambiare il modo di fare politico, di rinnovare i quadri e i dirigenti del partito, di portare avanti il disegno di Aldo Moro che immaginava nuovi e straordinari scenari politici. Zaccagnini seppe resistere allassalto delle Brigate Rosse, tenne unita la DC in una linea di rigido rifiuto a trattare con i brigatisti, diede lavvio alla stagione del rinnovamento della DC che più in là sposò in pieno Ciriaco De Mita. |
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La mia esperienza politica
Ho cominciato da ragazzino. A 15 anni già frequentavo la sezione cittadina della DC di San Giovanni in Fiore, paese rosso per eccellenza. Erano i tempi delle Brigate Rosse e del rapimento Moro. Non sempre mi facevano entrare, spesso mi tenevano fuori, nel corridoio, insieme ad altri amici. Non avevo ancora 20 anni ed entrai in consiglio comunale votato soprattutto dai giovani dei movimenti cattolici. Da quel momento fu sempre più impegno politico senza limiti di tempo, fino a divenire segretario provinciale del PPI di Cosenza, quindi assessore provinciale. Non so cosa succederà domani: ho molti amici in tante città e piccoli comuni del territorio provinciale. Insieme a loro abbiamo combattuto e vinto tante battaglie. Ci aspettano scelte importanti: la Provincia, la Regione, le prossime elezioni Politiche. Certamente ci sarò a dare il mio contributo, a votare e far eleggere le persone giuste e capaci, a mettermi a disposizione per continuare a lavorare. Che dire dei tanti anni consumati e spesi nel partito (Dc prima, poi Ppi e oggi Margherita) e poi nelle istituzioni? Credo che chi fa politica non debba mai montarsi la testa, non farsi prendere dal delirio di onnipotenza (che colpisce tanti!), sapere che bisogna sempre lavorare per gli altri e mai per se stessi, impegnarsi sempre ed in ogni momento per far crescere la nostra terra e farla progredire perché ne ha fortemente bisogno. |
I miei colleghi di Giunta
Cinque anni insieme. Una squadra di lavoro che ha funzionato bene, ha prodotto importanti risultati, ha dato slancio e vitalità alla Provincia di Cosenza. I miei colleghi di Giunta, con loro ottimi rapporti, qualche incomprensione, molto affiatamente . |
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Clelia Badolato (Il cuore della squadra): acuta e attentissima figura di una giovane amministratrice. In un settore anomalo per una donna ( i lavori pubblici e ledilizia scolastica) ha brillato per i risultati eccellenti che ha raggiunto. Dal punto di vista politico ha molto intuito, è coraggiosa, non teme di combattere per ottenere gli scopi che si pone. Per me è stata, ed è tuttora, unamica che ha saputo consigliarmi senza mai essere sleale e scorretta. Tuttaltro! |
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Donatella Laudadio: coltissima e sincera, onesta e sempre pronta a combattere per gli ideali più nobili. Ha dato lustro alla Provincia di Cosenza con iniziative di straordinario valore culturale e sociale. Sa essere aggressiva se viene provocata o se si accorge di essere stata ingannata. |
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Roberto Perrotta: è arrivata in Giunta a metà legislatura. Ma con lui è stata subito intesa. Allapparenza ombroso e diffidente, è invece una persona che sa essere amico sincero. Di poche parole ( ma quando le usa sono sempre appropriate e, se necessario, durissime come frustate!), ha intuito, intelligenza e molto acume. Teneva molto a fare il sindaco di Paola e quando è stato eletto con grandi consensi ha toccato il classico settimo cielo. Non cè stato giorno senza averlo sentito o senza esserci scambiati un sms. |
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Luciano Manfrinato: comunista convinto, viaggiatore instancabile, presente e puntuale nel suo impegno amministrativo. È stato un riferimento costante per i problemi personali che qualche volta emergevano fra noi.
Gigi Ladaga: Lanziano assessore manciniano della Giunta provinciale è stato per me un maestro: colto, pungente, spesso puntiglioso e irascibile, sempre intellettualmente onesto, di grande preparazione politica e culturale. Non ha mai amato le mediocrità e le bassezze di qualsiasi specie. Il nostro rapporto è stato anche epistolare, a volte caratterizzato da polemiche, ma sempre nel rispetto reciproco. Un uomo che non si dimentica facilmente per il suo passato, per il suo presente in piena attività, per le sue straordinarie doti e il suo acume politico. Lui laico e diffidente, io cattolico aperto e disponibile, eppure lintesa cè stata molte volte. E per me questo è stato molto importante. Mi ha dato molto.
Mario Maiolo:Il nostro impegno in giunta è stato ostacolato dalla sua diffidenza e da un carattere molto permaloso e scostante. Peccato perché Maiolo ha notevoli capacità professionali e ottima preparazione nel campo di sua competenza. Dal punto di vista umano, anche se provenienti dalla comune militanza nel Ppi prima e nella Margherita adesso, il rapporto è stato quasi inesistente. Peccato: insieme avremmo fatto molto di più. Ma siamo troppo diversi: io sono solare, aperto, disponibile e privilegio il rapporto d amicizia e il confronto umano. Mario sarà certamente migliore di me, ma tra noi lintesa è mancata. Sono però sicuro che in prospettiva i nostri rapporti potranno migliorare. Abbiamo comuni interessi che ci faranno condividere gli obiettivi
Adolfo Benevento, Rosetta Console, Franz Caruso, Aurelio Morrone: tutti e quattro sono arrivati tardi in Giunta Provinciale in seguito allingresso nella maggioranza di SDI e Verdi e luscita di Morrone e Maccagnan. Sono stati per me colleghi importanti. Con loro cè sempre stata collaborazione e condivisione di impegno e iniziativa politica. Spero che un giorno ci si possa nuovamente ritrovare insieme. |