ROMA, 3 NOVEMBRE 2006 – “L’impegno straordinario del governo per affrontare l’emergenza criminale in Campania sia esteso anche alla Calabria, dove il livello di allarme non è inferiore a quello di Napoli”. Lo afferma il deputato dell’Ulivo Franco Laratta che invita Prodi, Amato e Mastella “a non oscurare l’emergenza calabrese e ad approntare un decreto per la Calabria“. “Se non piace l’idea dell’esercito – ha aggiunto -, che da queste parti sarebbe pure un ottimo deterrente, si pensi ad adottare misure repressive – prima che culturali di lungo periodo – simili a quelle che il governo sta varando per Napoli: videosorveglianza, più uomini, più risorse e più mezzi contro l’offensiva criminale, almeno nelle aree sensibili dell’intera regione. La ‘ndrangheta – ha spiegato il parlamentare – è stata definita dagli esperti la più potente organizzazione criminale al mondo, che gestisce un impero economico con un giro di affari stimato in 30 miliardi di euro l’anno. Le organizzazioni – non da oggi – in Calabria come nelle altre regioni meridionali, si è di fatto sostituita allo Stato nel controllo del territorio, incide sullo stato sociale, e garantisce lavoro agli affiliati con stipendi da capogiro”. Secondo Laratta “per ribaltare questa impostazione ci vuole, è vero, anche il contributo della “società civile”, ma senza la presenza delle Istituzioni questa frase è destinata a rimanere vuota di significato. Garantire la sicurezza dei cittadini e del territorio – ha concluso il deputato calabrese – è compito prioritario dello Stato che deve ripristinare la legalità e favorire le condizioni affinché gli investitori italiani e stranieri siano a tratti ad investire al sud per creare sviluppo”.