Il deputato dellUlivo, Franco Laratta, interviene ancora una volta a difesa della magistratura onoraria che per la prima settimana di giugno ha indetto cinque giorni di astensione dalle udienze civili e penali per protestare contro il mancato impegno da parte del ministero della Giustizia di trovare soluzione ai problemi della categoria. Il parlamentare sollecita il ministro Clemente Mastella, a fornire una rapida risposta allinterrogazione parlamentare da egli presentata nelle scorse settimane proprio sui giudici onorari di tribunale e i vice procuratori della Repubblica, che da anni sono sul piede per il mancato rispetto dei loro diritti. Il fatto che la magistratura ordinaria debba ricorrere ancora una volta ad utilizzare lo strumento dellastensione ha affermato il deputato dimostra la scarsa sensibilità negli anni mostrata verso una categoria che nel tempo si è fatta non solo apprezzare, quanto si è rivelata uno dei motori veri della giustizia italiana. Abbiamo lobbligo di dare loro risposta poiché appare assurdo e paradossale che proprio in un apparato cruciale dello Stato come quello della giustizia, persistano condizioni lavorative ai limiti della illegalità. Laratta auspica che lo sciopero indetto da Got e Vpo il prossimo mese possa generare una svolta nel mondo della magistratura ordinaria. Spero ha evidenziato che il ministro Mastella, anche alla luce dellemergenza giudiziaria in atto, possa attivare presto tutti gli strumenti in suo possesso per giungere a soddisfare le richieste della Federmot. La Federazione dei magistrati onorari di tribunale chiede limmediato rilancio della giustizia civile e penale attraverso un più razionale inquadramento ed utilizzo di Got e Vpo, i quali oggi reclamano stabilità nei rapporti, i diritti elementari come la tutela previdenziale e assistenziale in caso di gravidanza, infortunio, malattia, invalidità o vecchiaia, ladeguamento retributivo fermo a cinque anni fa, il pagamento di decreti e sentenze, puntualità nei pagamenti e il prolungamento del rapporto di servizio sino all’età pensionabile.