Lotta alla mafia, presentato stamane alla Camera il pdl Lazzati
ROMA 11 OTTOBRE 2006 – E’ stato presentato stamane presso l’ufficio stampa della Camera il tanto atteso Progetto di legge Lazzati, recante Disposizione concernenti il divieto di svolgimento di propaganda elettorale alle persone sottoposte a misure di prevenzione. Il testo, che contiene tre articoli a modifica della legge 1423 del ’56, mira a vietare alle persone sottoposte a misura di sorveglianza, lo svolgimento di propaganda elettorale in favore di candidati politici. In sostanza tende ad impedire che nelle istituzioni vi siano infiltrazioni mafiose mediante appunto le collusioni poste in essere in campagna elettorale, dove la malavita organizzata tenta di influenzare i politici attraverso il sostegno elettorale. Qualora si accerti che il candidato abbia richiesto o sollecitato sostegno ai mafiosi sottoposti a misura di prevenzione, scatta la decadenza dall’incarico elettivo e la reclusione da due a cinque anni. Il provvedimento era stato presentato anche nelle ultime due legislature, ma non è mai approdato in Commissione Giustizia per la discussione. Quest’anno è stato ripresentato da parlamentari di entrambi gli schieramenti e lillustrazione alla Camera testimonia la volontà di calendarizzarlo al più presto. Lapprovazione del Pdl è stato sollecitato in più occasioni dal giudice Romano De Grazia, che presiede il centro studi “Lazzati”, da sempre in trincea contro il fenomeno mafioso e contro tutte le forme di illegalità.
A un anno dal barbaro omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, credo questo sia un momento importante per onorare la sua drammatica scomparsa, ha detto stamane lon. Nicodemo Oliverio, responsabile nazionale organizzativo della Margherita e cofirmatario del Pdl insieme ad altri parlamentari del centrosinistra. Dello stesso avviso il deputato dellUlivo on. Francesco Laratta secondo il quale impedire ai mafiosi di fare propaganda elettorale vuol dire liberare le istituzioni dallaggressione mafiosa. Nel nome di Fortugno ha aggiunto Laratta chiediamo al parlamento di approvare il progetto di legge, mentre a Prodi e al suo governo un forte sostegno affinché questo strumento possa essere un segnale di attenzione verso