Lo stato difenda con tutti i mezzi la cooperativa di Libera di don Ciotti
“Lo stato difenda con tutti i mezzi la cooperativa di Libera di don Ciotti, che opera a Gioia Tauro, anche utilizzando l’esercito, a difesa di quanto si oppongono al potere mafioso che imperversa in diverse zone della Calabria.
La cooperativa, creata nel 2005 da Libera su terreni confiscati alle cosche Piromalli e Mammoliti, gestisce 30 ettari di terreno e svolge attività agricola, con la coltivazione, in particolare, di uliveti ed agrumeti.
E’ proprio questa la migliore risposta alla mafia e alla criminalità organizzata. Perchè è solo creando opportunità di lavoro produttivo che la gente onesta della Calabria resiste all’aggressione mafiosa.
Ma questa gente onesta va difesa e protetta, perchè da sola non ce la può fare. Così , per l’appunto, lo Stato deve difendere con grande energia la cooperativa di quel gruppo di giovani guidati da don Pino De Masi,
referente di Libera in Calabria; così come deve difendere tutte le altre esperienze che hanno come obiettivo la crescita civile e sociale del Sud. Negli ultimi anni, troppe sono state le aggressioni mafiose ai danni di quanti resistono alla criminalità mafiosa. Ed è per questo che è necessaria una risposta forte da parte delle istituzioni. Che non siano le solite marce e le inutili parate’.
La cooperativa, creata nel 2005 da Libera su terreni confiscati alle cosche Piromalli e Mammoliti, gestisce 30 ettari di terreno e svolge attività agricola, con la coltivazione, in particolare, di uliveti ed agrumeti.
E’ proprio questa la migliore risposta alla mafia e alla criminalità organizzata. Perchè è solo creando opportunità di lavoro produttivo che la gente onesta della Calabria resiste all’aggressione mafiosa.
Ma questa gente onesta va difesa e protetta, perchè da sola non ce la può fare. Così , per l’appunto, lo Stato deve difendere con grande energia la cooperativa di quel gruppo di giovani guidati da don Pino De Masi,
referente di Libera in Calabria; così come deve difendere tutte le altre esperienze che hanno come obiettivo la crescita civile e sociale del Sud. Negli ultimi anni, troppe sono state le aggressioni mafiose ai danni di quanti resistono alla criminalità mafiosa. Ed è per questo che è necessaria una risposta forte da parte delle istituzioni. Che non siano le solite marce e le inutili parate’.