Limite dei due mandati in tutte le Istituzioni elettive.
In questi ultimi mesi si è fatta pressante la richiesta di cambiare la legge che vieta ai sindaci di essere eletti per una terza volta consecutiva. Clamoroso il caso di due comuni della provincia di Reggio Calabria, Varapodio e Taurianova( dei quali mi sono occupato in una interrogazione parlamentare al Ministro degli Interni), comuni che hanno visto la ricandidatura illegittima dei sindaci per la terza volta. E non sono i soli casi in Italia.
Ritorno sulla questione per dire che non è opportuno eliminare il limite dei due mandati per i sindaci. E semmai necessario estenderli anche alla Regione (per i presidenti delle Province vale il divieto del terzo mandato) e al parlamento. Intendendo che per i consiglieri regionali e per i presidenti delle Regioni, per i deputati e per i senatori non si debba andare oltre le due legislature consecutive.
Sento delle obiezioni. La prima: ma dieci anni sono pochi in una istituzione! Non è così. Chi fa politica e chi ha il consenso può continuare a lavorare anche in altre istituzioni. Il sindaco può candidarsi alla provincia o alla regione. Da questultime può aspirare alla elezione al parlamento, anche perché credo sia necessario che alle più alte istituzioni della Repubblica si arrivi dopo una certa esperienza negli enti locali, indispensabile per capire i problemi del Paese. Chi poi dovesse arrivare direttamente al Parlamento( in realtà non sono tantissimi questi casi) potrebbe fare due legislature alla Camera e due al Senato.
In buona sostanza, tra comune, provincia o regione, per poi finire in Parlamento, un cittadino potrebbe restare nelle istituzioni dai 20 ai 30 anni. Vi sembrano pochi? Senza limiti di mandato, leletto potrebbe rimanere nelle istituzioni anche 50 anni. In Parlamento cè chi supera anche questo limite, nei consigli regionali vi sono eletti da oltre 30 anni, così come prima della legge dei due mandati, vi erano molti sindaci in carica da un ventennio e anche più!
Seconda obiezione: ma un sindaco o un consigliere regionale potrebbe esaurire i due mandati e poi non essere più candidato o eletto alle istituzioni più alte del Paese. Non vedo il problema, vuol dire che quelle esperienza già fatte possono essere impegnate diversamente, nella professione, nella vita dei partiti, nelle associazioni.
Terza obiezione: ma vi sono personalità di grande livello che possono servire al Paese anche in tarda età, per cui non è giusta metterle in pensione dopo due mandati in Parlamento. Risposta: se una grande personalità viene eletta per due legislature alla Camera per poi passare (proprio perché può essere anche utile al Paese) altre due legislature al Senato .. ma sono 20 anni! E non sono affatto pochi. Nel frattempo il Paese sarà cambiato, i problemi anche, per cui energie più fresche e più capaci di capire la società che cambia sono più utili alle istituzioni.
In sostanza, sono convinto che sia necessaria una legge dello Stato che ponga un limite di due mandati in tutte le Istituzioni elettive. Questo garantirà un ricambio vero della classe dirigente, impedirà il carrierismo politico, darà maggiori possibilità ai giovani di farsi spazio nella politica e nelle istituzioni.
Stiamo valutando con alcuno colleghi parlamentari la possibilità di presentare una Proposta di Legge in tal senso. Mi rendo conto delle difficoltà della sua approvazione, ma sono anche convinto che la necessità di dare alle nostre Istituzioni una ventata di freschezza e di novità, alla fine prevarrà sullistinto di conservazione.
Franco Laratta