Le nuove dieci domande poste al presidente Scopelliti
Il futuro della Calabria
1) Tsunami demografico per i prossimi anni. Lo rivela lo Svimez. Si prevede uno scenario drammatico per la Calabria, con paesi fantasmi, fuga di decina di migliaia di giovani, crollo della ricchezza prodotta, del lavoro, dello sviluppo civile e sociale. Ma davanti a questi dati, il presidente della Regione, come intende muoversi? Come mai non ha ancora pensato ad un vertice politico-economico-istituzionale per tentante di mettere in piedi un progetto per la Calabria?
Turismo
2) Estate 2011, stimato un incremento degli arrivi in Calabria del 3,2% e delle presenze del 2,5%. Il Sit (sistema informativo turistico) della Regione ha comunicato in agosto i dati RELATIVIVI al periodo giugno- agosto 2011. Il 2011 fa segnare una tendenza positiva dellandamento dei flussi turistici. Si stima un incremento degli arrivi del 3,2% e delle presenze del 2,5% con circa 150.000 pernottamenti in più rispetto al 2010. I dati che danno albergatori ed operatori turistici sono ben altri. E segnano tutti una percentule di presenze piuttosto negative. Puo’ dirci il presidente della Regioni qual’è la realtà dei fatti? Com’è stata la stagione turistica estiva in termini di prensenze, di inquinamento del mare, di servizi offerti ai turisti? E, soprattutto, qual’è il piano per la stagione 2012?
Lavoro nero
3) Scopelliti e la Commissione regionale presentano a Roma il settimo rapporto sul sommerso in Calabria. La sostanza è che il lavoro nero è in forte discese mentre l’occupazione aumenterebbe.
Ma com’è possibile diffondere questi dati quando ci troviamo in piena crisi, che produce solo licenziamenti, mobilità, cassa integrazione. E il lavoro nero, secondo quanto riferisce la CGIL, aumenta in modo “iperbolico”
Legge regionale sull’emersione
4) E a proposito di lavoro nero. Che fine ha fatto la proposta di legge regione per il contrasto del lavoro nero e per favorire l’emersione del lavoro e delle impres irregolgari o del tutto sconosciuti? Che cosa ne pensano l’assessore regionale al lavoro e il presidente del consiglio regionale? Quando sarà portate all’approvazione questa proposta di legge, ferma da anni?
Porto Gioia Tauro
5) Giorni fa, in una conferenza stampa, i sindacati informavamo che, sui finanziamenti al Porto di Gioia Tauro, il castello di false promesse e bugie, edificato dal governo nazionale e dalla giunta Scopelliti stava drammaticamente crollando. Il governo nazionale a Gioia Tauro poco più di cinque milioni di euro, mentre la vice presidente della Regione, Stasi, ne aveva garantito ben diciotto milioni. Lo stato dellarte è davvero tragicomico. La dote finanziaria di 5 milioni non è sufficiente a mantenere gli sgravi sulle tasse di ancoraggio. Tutto questo mentre c’è un sottosegretario calabrese all’ Economia, Gentile, un sottosegretario- ora promosso viceministro, alle Infrastrutture, Misiti. Chiediamo a Scopelliti se la Regione Calabria possa sopportare che muoia il porto di Gioia Tauro, che si perdano 3000 posti di lavoro (diretti e indotto).
Emergenza Rifiuti
6) Il commissario per l’emergenza rifiuti, Graziano Melandri, minaccia di dimettersi. Pagare la società Enertech che gestisce la discarica catanzarese di Alli e rischiare di reiterare una condotta ritenuta illecita dalla Procura della Repubblica che lo ha indagato o non pagare ed esporsi ad un’azione ingiuntiva della società’?
Questo l’amletico dubbio di Melandri, che ha avanzato l’ipotesi delle dimissioni, ha invocato l’aiuto di ”qualcuno che, nell’interesse della comunità, mi sappia suggerire la risposta giusta”.
Ma il tema è quello più generale e drammatico dei rifiuti in tutta la Regione. Cosa intende fare il presidente Scopelliti? Non pensa che la gestione commissariale dei rifiuti debba rapidamente finire? E quali sono le prospettive, quali le proposte per evitare che la Calabria finisca in piena emergenza?
Sanità. Aumento del deficit
7) Appare sempre più evidente il fallimento del Piano di Rientro dal debito. Secondo alcuni dati, nel 2010 il deficit è aumentato di 10 milioni di euro, a causa dell’impennata dell’emigrazione sanitaria . E per il 2011 vi è il forte rischio di un aumento ancora più di forte, fino a 15 milioni di euro, sempre per il costante aumento dei ricoveri ospedalieri nelle strutture di altre regioni italiane da parte di pazienti calabresi.
Appare quindi verificato il sospetto che chiudendo i piccoli ospedali aumentasse l’emigrazione sanitaria e quindi il deficit. Il commissario Scopelliti intende continuare con il suo Piano di Rientro, nonostante sia certo che provochi l’aumento del deficit?
Ferrovie della Calabria
8) La situazione finanziaria della società FDC è molto grave. Da troppi anni, né il governo né la regione finanziano la società, nonostante impegni e promesse fatte e nonostante un Accordo di Programma sottoscritto. Il governo nazionale, da noi più volte interpellato, se n’è letteralmente lavato le mani, scaricando ogni responsabilità sulla regione, giuridicamente responsabile di FDC. La regione risulta quindi debitrice di 70-80 milioni di euro verso la società.
Nelle settimane scorse i dipendi di FDC hanno duramente manifestato, bloccando il servizio. A rischio sono mille dipendenti, mentre il servizio con pullman rischia di finire in mano ai privati, quello con treno diventa sempre più marginale. La Regione Calabria ha un piano, un progetto, per salvare FDC, ma soprattutto per endere più efficace ed economico il servizio dei trasporti pubblici in Calabria?
Burocrazia Regionale
9) Il problema dell’efficienza della macchina burocratica-amministrativa regionale è un tema sempre attuale . In campagna elettorale il presidente Scopelliti ha promesso a più riprese e con molta enfasi, la rotazione dei dirigenti regionali che in alcuni casi hanno creato veri e propri centri di potere e nascondono giganteschi conflitti di interesse. Vale ancora quella promessa elettorale del presidente Scopelliti? E’ forse migliorata la macchina burocratica regionale nel tanto decantato impegno di rinnovamento e cambiamento sbandierato dal presidente della Regione?
Lotta alla ndrangheta
10) Il magistrato Mario Andrigò, ex pm antimafia a Reggio Calabria, ha proprio di recente affermato che ‘ la politica in Calabria è incapace di reagire alla ndrangheta’. Tenendo conto che gran parte delle istituzioni calabresi sono rette dal centro-destra, qual’è l’azione di contrasto alla ndrangheta messa in atto dalla Regione Calabria e dagli enti locali più importanti della Regione?