Le nostre proposte per affrontare la crisi
La crisi che sta vivendo il nostro Paese è ormai insopportabile per le famiglie, i giovani, i disoccupati e coloro che hanno perso il lavoro, i precari. Ancora più drammatica è la situazione per il sud e per la calabria in particolare, regione in cui cè una forte volontà della giunta regionale e del gruppo del Pd di intervenire in maniera massiccia per affrontare la crisi.
Dopo la grande manifestazione del Pd, lo scorso 25 ottobre al Circo Massimo di Roma, è il momento di passare alle proposte.
Il Pd condivide le misure di sostegno ai mercati finanziari concordate ai recenti appuntamenti dell’Eurogruppo ed Ecofin e finalizzate a garantire i risparmiatori, a ricapitalizzare le istituzioni finanziarie in difficoltà e ad assicurare il credito interbancario.
Il Pd condivide, pertanto, le misure previste nei due decreti legge approvati dal Governo a seguito delle riunioni dell’Eurogruppo ma ritiene indispensabile alcune modifiche per far fronte all’emergenza sul campo dell’economia reale: occupazione, redditi da lavoro e pensione, credito alle piccole e medie imprese, investimenti pubblici e privati.
La priorità, dopo gli interventi in favore delle Banche è l’economia reale.
Per l’Italia, le previsioni per il 2009 sono drammatiche, peggiori di quelle fatte per gli altri Paesi europei. Ma la politica economica del Governo è completamente fuori contesto: cosa valgono oggi le Robin tax, in un mondo bancario ed assicurativo in pesante difficoltà e la caduta dei prezzi del petrolio sceso ormai attorno ai prezzi di un anno fa? A cosa serve la parziale detassazione degli straordinari, quando aumenta in modo esponenziale la cassa integrazione? Non era meglio utilizzare per chi non arriva alla quarta settimana i 2,5 miliardi di euro spesi per eliminare lIci sulle famiglie più ricche?
In base a tutto ciò, proporremo in sede parlamentare importanti modifiche ai decreti legge per la stabilità del sistema creditizio (DL 155/08 e DL 157/08) e al Disegno di Legge Finanziaria. Qui, per ragioni di spazio posso anticiparne solo alcune:
Per le famiglie:
- a partire da Dicembre
2008, in corrispondenza del pagamento della 13-esima mensilità, riduzione delle imposte sui redditi da lavoro e da pensione per un importo medio di 400 euro allanno attraverso l’aumento delle detrazioni.
Per le micro, piccole e medie imprese:
- concessione ai Confidi dell’artigianato, del commercio e dell’industria della garanzia dello Stato per i crediti in essere e per i crediti concessi, fino al 30/06/09, alle micro, piccole e medie imprese. Istituzione ed avvio, entro il 30/06/09 di un fondo interbancario di garanzia dei crediti concessi alle micro, piccole e medie imprese. In tale quadro, sollecitare le banche a sospendere le richieste di rientro alle micro, piccole e medie imprese.
- accelerazione dei pagamenti dovuti dalle pubbliche amministrazioni alle micro, piccole e medie imprese, fissando un limite inderogabile di 60 giorni;
- previsione di una soglia di credito alle micro, piccole e medie imprese (ad esempio, per il 2008, almeno la media dell’ammontare concesso nel biennio 2006-07) per l’accesso delle banche agli interventi previsti nei DL 155/08 e 157/08;
Per i lavoratori a rischio di disoccupazione:
- estensione in via straordinaria e temporanea, previa valutazione del Ministero del Welfare, dellaccesso agli ammortizzatori sociali ai lavoratori colpiti dalla crisi e sprovvisti di copertura assicurativa;
Per lo sviluppo:
- ripristino della piena operatività del credito d’imposta per gli investimenti delle imprese nel Mezzogiorno; valutare e accelerare altri interventi urgenti per famiglie, disoccupati e precari delle regioni del sud che vivono ormai in condizioni gravi per lassenza del reddito minimo necessario; Interventi urgenti per i giovani in cerca di occupazione e per i disoccupati; stabilizzazione dei precari.
- ripristino, attraverso il ricorso temporaneo ad un anticipo da parte di Cassa Depositi e Prestiti (ex art. 78, c. 8 del DL 112/08), delle risorse per gli investimenti tagliate dai recenti interventi di finanza pubblica;
- sostenere un piano straordinario di investimenti in infrastrutture di interesse europeo (per lenergia, per la mobilità) da finanziare attraverso lemissione di Eurobonds come proposto da Delors negli anni ’90. Soprattutto per il sud , un piano straordinario per le infrastrutture è urgente e necessario, soprattutto dopo i tagli alle risorse già definite dal precedente governo (al fine di garantire la copertura finanziaria ai taglio totale dellICI), e dopo lo scippo dei fondi Fas per le regioni del sud al fine di ripianare parte dei debiti dei comuni di Catania e Roma.
Queste modifiche sono indispensabili al fine di garantire il voto del Pd in Parlamento ai decreti legge del Governo.
Franco Laratta