Le ‘FrecceNere’ di Moretti!
Non ci sono dubbi: un grande manager che ha salvato le Ferrovie dello Stato dal disastro in stile Alitalia! Ne ha fatto un’azienda moderna, ha risanato il bilancio, l’ha proiettata verso nuovi e importanti traguardi. E poi c’è quel suo punto di forza: le Frecce!
Le Frecce rosse sono tante, tantissime. Sono belle, moderne ed efficienti. Da Roma verso il Nord, e viceversa, sono uno spettacolo. Da Roma verso il Nord, appunto. Perchè se poi ti affacci verso sud, trovi da Napoli in giù un paio di modeste FrecceArgento. E nulla più! Come se il sud di Moretti (non parliamo di Nanni, ovviamente) fosse qualcosa da ‘accontentare’, da utilizzare per destinarvi quegli inguardabili convogli degli anni ’50, che dopo decenni di onorato (si fa per dire) servizio nel nord, sono stati mandati a servire il sud brutto, sporco e cattivo!
Le Frecce sono quindi il punto di orgoglio delle Ferrovie nazionali dell’ epoca morettiana.
Ma se poi guardiamo i treni pendolari e gli Intercity, l’orgoglio diventa vergogna. Su questo punto si è fatto poco, pochissimo. E non solo per colpa di Moretti: anche le regioni, titolari del servizio di trasporti locali, hanno dato il peggio che ‘più peggio’ non si può. Le avventure dei poveri pendolari, ormai classificati come gli ‘ultimi della terra’, alla ricerca di un treno, poi di un posto sul treno, quindi di una coincidenza (ma chi le organizza le coincidenza a Trenitalia? Deve essere un soggetto da oscar fellininiano!) provocano rabbia che ormai è stata declassata a rassegnazione di seconda classe!
Per non parlare delle migliaia di stazioni sparse lungo la provincia italiana, trasformate rapidamente in luoghi dell’abbandono e della paura. Eppure da ragazzi le vivevamo con romanticismo, con quel romanticismo talvolta misto a dolore per quelle partenze che sapevano di addio! Per quegli amori cominciati, consumati e anche finiti nella penombra dei binari morti! E le nostre ragazze cantavano Baglioni:
“…e l’orologio contro il muro
segna l’una e dieci da due anni in qua,
il nome di questa stazione
è mezzo cancellato dall’umidità,
un poster che qualcuno ha già scarabocchiato
dice “Vieni in Tunisia”,
c’è un mare di velluto ed una palma
e tu che sogni di fuggire via…”
Da testardo innamorato del treno (Freccia o non Freccia, adoro viaggiare in un treno, qualunque esso sia), ieri ho preso il siciliano Ic 728
Paola verso Roma era un delirio di inefficienza:
- la carrozza che avevo prenotato era stata cancellata “per un guasto”!
- dalla carrozza 4 alla carrozza 7 i bagni erano tutti chiusi!
- su buona parte delle porte si notava una striscia gialla: non funzionavano!
- nelle carrozze non esistevano prese di corrente. Per cui se hai l’iPhone sei spacciato!
- il personale di bordo? Il primo si é visto a …Latina, dopo oltre 4 ore di viaggio!
- un caffè? Niente, lascia perdere!
- ritardo all’arrivo? Mezz’oretta! In fondo è andata bene.
Moretti, che dopo 8 anni va via per altro prezioso incarico, ha immaginato Trenitalia fatta di sole Frecce. Troppo comodo e troppo facile. Migliaia di persone, ogni giorno per scelte o per necessità, viaggiano su un treno ‘minore’! E questa gente va rispettata, non trattata come fosse di serie D.