Le accuse di Rc ai Ds:«Bugiardi»
Laratta incontra Guagliardi
Si infiamma il clima a sinistra. Guagliardi e il Pds litigano, ma il Ppi interviene. E Conforti ripropone la questione socialista
Venti di tempesta a sinistra. Non c’è dialogo, né comprensione fra Rifondazione comunista e il Pds e l’atteggiamento di alcuni dirigenti provinciali, non piace neanche al Ppi, oltre che alla base pidiessina. E intanto sulla strada dei Ds ci sono sempre più ostacoli e altri socialisti che dicono: «Non vogliamo operazioni solo elettoralistiche». La cronaca del giorno dopo l’interpartitica di sinistra, si apre con una nota dei Ds: «Gli esponenti di Rifondazione si sono dati alcuni giorni di riflessione. Tutti gli altri partiti hanno concordato sull’esigenza di costruire un’alleanza organica tra le forze di centro-sinistra, senza veti e preclusioni verso alcuni». Nel pomeriggio la risposta secca, dura e infastidita del segretario di Rc Damiano Guagliardi: «Non c’è sordo peggiore di quello che non vuol sentire. Aggiungo, non c’è peggiore bugiardo di quello che mentisce sapendo di farlo. Alla fine di un ampio dibattito abbiamo detto chiaramente “No” alle proposte emerse nella discussione. Rifondazione ha detto no per il primo turno all’allargamento del quadro politico uscente per cui non c’è questione fra noi e l’Udr, forza con noi inconciliabile. Ho detto molto chiaramente come è mio costume che vogliamo partire da questa coalizione per chiedere il giudizio degli elettori. Non ho chiesto alcuni giorni di riflessione, ma ho offerto a Ds, Sdi, Ppi e Verdi, alcuni giorni per scegliere tra una coalizione allargata, per come risulta nelI’accordo siglato ai fini di marzo, o la proposizione dell’attuale coalizione per come vogliamo noi». E poi, il chiaro segnale della volontà di unione che ormai si spegne, calato anche quel pizzico di fiducia che era rimasto. Guagliardi annuncia che alla riunione di venerdì quella che dovrà sancire l’accordo é la formalizzazione della candidatura di Acri, lui non ci sarà. «La discussione sarà una semplice perdita di tempo» . Ma il Ppi vuole scongiurare a tutti costi il pericolo che Rifondazione esca dalla maggioranza. II segretario provinciale, Franco Laratta, corre ai ripari e invita Guagliardi a un incontro a due, fissato per oggi alle 18. «Rifondazione non si può autoescludere, facendo così, non fa che favorire chi non la vuole». Quello di oggi dunque, è un faccia a faccia per dire a Guagliardi di esserci venerdì. E il Ppi si dice contrario alle ammucchiate e ai progetti confusi. Critiche al Pds arrivano anche dal segretario cittadino dello Sdi Eugenio Conforti, che sposando la tesi dei Laburisti, parla del fallimento del partito unico della sinistra che «rimane un sogno, buono solo per esercitazioni dialettiche. I Ds cosentini pubblicizzano una nuova cosa che somiglia tanto alla vecchia. E in questo apparentemente nuovo progetto, dal sapore chiaramente eletoralistico, si utilizza ancora una volta il carisma e la storia di un leader socialista. I Diesse si incontrano con Cosenza Domani per concordare candidature e futuro, tentando, dicono, il rilancio di un progetto politico ma più verosimilmente in cerca di nuovi consensi elettorali. A Cosenza – aggiunge ancora Conforti – si tenta il rilancio di un progetto politico che dovrebbe realizzare una casa comune di tutte le anime della sinistra. Riprende un vecchio progetto fallito perché frutto di un operazione verticistica aspramente censurata dalla base, tenuta fuori da scelte non condivise». Secondo il segretario cittadino dello Sdi, tante cose nel rapporto a sinistra vanno chiarite «ma soprattuto va risolta la questione socialista. Ora che le posizioni fra i due partiti storici della sinistra si sono ribaltate, non c’è da parte dei Ds la stessa sensibilità dimostrata in altra epoca dai socialisti. II riformismo, il garantismo, la contrapposizione verso un giustizialismo imperante, su questi temi siamo pronti a confrontarci con le altre forze della sinistra, senza progetti di annessione. Se non c’è questa volontà, se non si rinuncia a questa smodata voglia di annessione, i socialisti continueranno a condurre da soli le loro battaglie ed i loro progetti».