Lavori di manutenzione Ospedali di Cosenza e Rogliano. Numerose anomalie a gravi violazioni di legge ad opera dell’ AO di Cosenza
Un’impresa sub-appaltatrice ha, ripetutamente ed inutilmente, denunziato violazioni e anomalie; limpresa sub-appaltatrice è stata estromessa dalle attività e sostituita con altre imprese. La gravità di tali violazioni ed omissioni, commesse da parte dellAzienda Ospedaliera di Cosenza, rilevano oltreché sul piano della responsabilità ancor più perché mettono a repentaglio la salute dei cittadini trattandosi, per come premesso, della manutenzione, programmata e correttiva, in particolare, dei Presidi Ospedalieri del Comune di Cosenza e del Comune di Rogliano (CS), cui afferisce.
Come è noto, la Regione Calabria è sottoposta al Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto-legge n. 159 del 2007 (convertito con modificazioni dalla legge n. 222 del 2007 e s.m.i.), per il quale è stato nominato Commissario ad acta il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, giusta delibera del Consiglio dei Ministri del 30 Luglio 2010;lAzienda Ospedaliera di Cosenza, con Deliberazione n. 101 dell8.2.2011, bandiva una gara di appalto per lAffidamento triennale manutenzione edile ed impiantistica degli Stabilimenti ospedalieri e dei fabbricati dellAzienda Ospedaliera di Cosenza per il triennio 2011-2014, per un importo complessivo dei lavori su base triennale soggetto a ribasso dasta pari ad 2.500.000,00, oltre 50.000,00 per oneri di sicurezza; allesito della operazioni di gara, risultava aggiudicataria definitiva la società SAECO S.r.l., con sede legale corrente in Melicucco (RC) alla C.da Pezzullo n. 33, in forza di un ribasso percentuale del 44,772%; sicché con Deliberazione n. 946 del 10.08.2011, lAzienda Ospedaliera di Cosenza, disponeva laggiudicazione definitiva alla predetta SAECO S.r.l. per un importo complessivo pari ad 1.430.700,00;in data 1° ottobre 2011 veniva stipulato il contratto tra le parti e, in data 12 ottobre 2011m la ditta appaltatrice stipulava un contratto di subappalto con la CONEDIL FEDERIMPRESA S.C., alluopo autorizzato dallAzienda Ospedaliera di Cosenza in data 4.11.2011, giusto nota prot. n. 3249 a firma del Responsabile Unico del Procedimento ing. Amedeo De Marco;la consegna dei lavori dalla Stazione Appaltante alla SAECO S.r.l. avveniva in data 1° ottobre 2011, come risulta dallapposito verbale redatto in quelloccasione, unico documento in cui risulta il Direttore dei lavori, essenziale, ex lege, negli appalti pubblici;dalla documentazione emerge come la gestione dellappalto da parte dei soggetti contraenti Azienda Ospedaliera di Cosenza e SAECO S.r.l. è stata caratterizzata da una continua violazione delle clausole contrattuali, delle disposizioni contenute nel capitolato speciale, della normativa vigente in materia di appalti pubblici;in questo quadro, lassenza della figura del Direttore dei Lavori rappresenta, soltanto, uno delle tante violazioni commesse dalle parti contraenti del contratto principale. Difatti, nellappalto in oggetto si è riscontrato e si riscontra lassenza:del giornale dei lavori;dei libretti di misura delle lavorazioni e delle provviste;delle liste settimanali; del registro di contabilità;del sommario del registro di contabilità;degli stati davanzamento dei lavori;dei certificati per il pagamento delle rate di acconto;del conto finale e la relativa relazione. inoltre, non è stata definita la figura del coordinatore per la sicurezza, così come previsto dagli artt. 88 ss. del d.lgs. 81/08, volta a tutelare la salute dei lavoratori;limpresa sub-appaltatrice ha, ripetutamente ed inutilmente, denunziato tali violazioni ed anomalie, senza che lAzienda Ospedaliera di Cosenza vi abbia posto rimedio;peraltro, per tali ragioni, limpresa sub-appaltatrice è stata estromessa dalle attività e sostituita con altre imprese che, tuttavia, lavorano nelle condizioni anzidette;la gravità di tali violazioni ed omissioni, commesse da parte dellAzienda Ospedaliera di Cosenza, rilevano oltreché sul piano della responsabilità ancor più perché mettono a repentaglio la salute dei cittadini trattandosi, per come premesso, della manutenzione, programmata e correttiva, in particolare, dei Presidi Ospedalieri del Comune di Cosenza e del Comune di Rogliano (CS), cui afferiscono tutti i cittadini dellarea urbana cosentina e ciò in spregio allart. 32 della Costituzione, secondo cui La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti;
tale gestione rischia di vanificare i sacrifici dei cittadini per il Piano di rientro cui è sottoposta la Regione Calabriam esponendo lAzienda Ospedaliera a gravissime responsabilità sul piano economico;
Intendiamo chiedere al Governo e alla Regione Calabria:
- se siano a conoscenza di quanto accade all’Asp di Cosenzacosa intendano fare, per quanto di competenza, per favorire il ripristino della legalità nella gestione degli appalti per la manutenzione, in particolare, dei plessi ospedalieri del Comune di Cosenza;
- quali misure intendano adottare per garantire la tutela della salute dei cittadini-utenti e per proteggere e tutelare gli operatori, in particolare, dei citati presidi ospedalieri;
- se intendano adottare misure nei confronti del Commissario ad acta.
Franco Laratta e Carlo Guccione