Laratta sulla satira di Crozza e Fiorello
ROMA 18 NOVEMBRE 2006 – ‘Sulla satira, sulle trasmissioni radio-televisive, sulla carta stampata non si può immaginare un arretramento in termini di libertà di espressione. Lo dico da cattolico, anche a tutti quei cattolici che chiedono censure per programmi diversi, cioè per la satira di Fiorello e Crozza e per la fiction di Lino Banfi. Alla satira chiediamo il dovuto rispetto per le personalità religiose che oltretutto da noi non hanno alcun modo di difendersi; chiediamo di non scadere nella volgarità e nel ridicolo. Ma da qui a chiedere di sospendere imitazioni in atto o anche a non mandare in onda sceneggiati o fiction mi pare che ne corra molto. Noi critichiamo con energia il fondamentalismo religioso, ma non possiamo incorrere nelle limitazioni delle libertà di espressione. La società occidentale non può fare assolutamente un passo indietro in questo delicato settore, soprattutto in questo particolare momento storico. Sarebbe un errore molto grave che ne richiamerebbe molti altri, anche di ben più grave portata’