Laratta parte dal web
È iniziata fra partiti di centrosinistra la trattativa per la successione ad Antonio Acri
Chi lo conosce sostiene che alla candidatura per la presidenza della Provincia di Cosenza ci sta lavorando da anni, un passo alla volta, qualche mossa tattica, unattesa paziente.
Chi lo conosce sostiene che alla candidatura per la presidenza della Provincia di Cosenza ci sta lavorando da anni, un passo alla volta, qualche mossa tattica, unattesa paziente. Così lavora Franco Laratta, ex-segretario provinciale del Ppi oggi Margherita- assessore al Lavoro e alla formazione nella giunta provinciale guidata da Antonio Acri.
Viene dal vivaio democristiano di San Giovanni in Fiore che è patria anche dellattuale presidente Antonio Acri nonché del deputato lungo presente a Montecitorio, Mario Oliverio.
A Franco Laratta viene riconosciuto il merito di non essere scappato né di essersi nascosto quando la Dc tremava sotto i colpi di tangentopoli. Aveva dalla sua la convinzione che la bufera sarebbe presto passata e che su quelle macerie andava ricostruita una nuova presenza politica.
Con lui, con uguale impegno e consapevolezza, si muovevano Mario Maiolo, Franco Bruno e tutta la loro generazione, chiamata a raccogliere il testimone di cinquantanni di potere democristiano improvvisamente sgretolato da un golpe politico-giudiziario attuato sotto forma di campagna di moralizzazione della vita politica. Erano i boys di Riccardo Misasi, ritiratosi dietro le quinte della politica con lintenzione di fare il regista e certamente lo avrebbe fatto, soprattutto in Calabria, se un malore forse sottovalutato non lo avesse stroncato nel giro di poche ore.
Rimasti senza la Dc e senza Misasi, i boys hanno fatto squadra e, giocando con abilità la forza contrattuale rimasta, sono riusciti a restare in gioco fino alla costituzione della Margherita, la nuova casa che riunisce democristiani e non, approdati con percorsi diversi, al nuovo soggetto politico voluto da Rutelli, Parisi, Marini e Castagnetti.
Da mesi le formazioni politiche confluenti nella Margherita si stanno dando battaglia sottacqua per conquistare posizioni di comando allinterno dei nuovi organismi di partito.
In questa competizione, tutta interna e tenuta la riparo da ogni indiscrezione, si sono confrontati i gruppi che fanno riferimento ad Agazio Loiero, a livello regionale e, a livello locale, a Franco Santo, a Mario Pirillo, a Geppino Camo e ad altri esponenti della galassia rutelliana che, notoriamente, è sintesi di più provenienze.
In questa galassia Franco Laratta gioca in proprio, nel senso che ha lavorato a costruirsi una propria forza che non lo fa dipendere da altri gruppi. Lui ha fatto sapere che controlla, a Cosenza, il 35 percento dei tesserati ed ha dalla sua parte la gran parte degli eletti che si riconoscono con la Margherita. Con i partiti e i leader locali del centro-sinistra ha tessuto con abilità rapporti politici e personali, probabilmente con lintelligente finalità di costruirsi limmagine di candidato di garanzia, nel caso in cui i Ds dovranno farsi una ragione che per la presidenza alla Provincia debbono passare la mano.
Ma i candidati non mancano ed è molto probabile che prima di pervenire alla candidatura definitiva ci sarà il solito gioco della graticola sulla quale, a fuoco lento, verranno cucinati tutti i candidati, uno alla volta.
Vecchio gioco.
Ma Laratta, a quanto pare, sta giocando danticipo. Ha messo su un proprio sito internet ed ha cominciato la sua campagna elettorale cercando di comunicare con tutti gli interlocutori possibili.
Di avversari che possono preoccuparlo al momento non se ne vedono. Chiarito con Mario Maiolo, suo compagno di partito, a chi tocca provarci per la presidenza della Provincia non dovrebbe trovare grandi resistenze negli altri partiti. Gliela renderanno difficile ma soltanto per alzare il prezzo in termini di assessorati.
La politica sarà nobile nelle intenzioni ma è estremamente pratica nelle conclusioni.
Cera il pericolo di un cambio della guardia sovietico, nel senso che ad Acri dei Ds pareva dovesse succedere Mario Oliverio, deputato Ds di tre legislature con un avvenire alle spalle ma linteressato ha chiarito, con tono risentito, che si considera fuori dal gioco e che è soddisfatto di lavorare per lEuropa, per lItalia e per la Calabria. Un bene per tutti, anche perché una triangolazione Acri Laratta Oliverio, tutta collocata nellumana passione politica della comunità di San Giovanni in Fiore, avrebbe presentato qualche elemento di folklore di cui nessuno avverte il bisogno.
Sarà Franco Laratta, probabilmente, a correre per la presidenza della Provincia con la benedizione dellabate Gioacchino ma il percorso è ancora lungo e pieno di imboscate.
y. p.