Laratta: «Chiediamo al Governo un piano per limpiego di 100mila giovani del Sud»
Intervista di Alessandro Caruso, pubblicata sabato 9 Gennaio 2010, da “il Domani”
Lonorevole calabrese è tra i firmatari della mozione sulloccupazione nel Mezzogiorno, che sarà presentata lunedì alla Camera dei deputati e di cui il Domani anticipa i contenuti
ROMA– I dati sul lavoro irregolare forniti dalla Svimez, lassociazione per lo sviluppo dellindustria nel Mezzogiorno, parlano di una realtà particolarmente difficile per le regioni del Sud: i tassi di irregolarità nel Sud sono il doppio rispetto al resto del Paese. Il tasso di disoccupazione, all8,2 per cento su scala nazionale, raggiunge nel Sud la soglia del 12,4 per cento, per non parlare dei 300mila giovani che ogni anno abbandonano il Sud per cercare lavoro altrove. Di questa e di altre
stime ha tenuto conto la mozione che sarà presentata lunedì alla Camera dei Deputati e in cui compaiono, tra i firmatari, molti parlamentari calabresi nonché Massimo DAlema insieme a tanti altri. La mozione impegna il Governo a inserire almeno 100mila giovani diplomati e laureati delle otto regioni del Mezzogiorno nel mondo del lavoro mediante stage presso imprese private, prevedendo un compenso a carico dello Stato e un incentivo di 3mila euro per lazienda in caso di assunzione a tempo indeterminato. Non solo. Si chiede anche di utilizzare i fondi Fas per il rilancio del tessuto produttivo meridionale per limitare la disoccupazione e una riforma, in tempi rapidi, degli ammortizzatori sociali che includa le categorie considerate più deboli: lavoratori a progetto, parasubordinati, lavoratori atipici e le altre forme contrattuali attualmente escluse da ogni copertura.
Tra i firmatari anche lonorevole Franco Laratta che, al nostro giornale, ha spiegato il senso di questa iniziativa parlamentare. Uniniziativa che, nella sua essenza, a suo modo di vedere, va ad ammonire il Governo per non aver saputo imprimere una svolta decisiva in questa delicata tematica.
Onorevole, come nasce questa mozione?
«Quello che diciamo noi nella mozione è confermato dalla Banca dItalia: tutte le debolezze economiche e sociali del Paese -dalloccupazione alla povertà, dalla disuguaglianza sociale alla mancanza di competitività- si manifestano con maggior intensità nelle regioni deboli del Mezzogiorno.
In Italia, quasi una famiglia su tre ha difficoltà ad arrivare a fine mese. Ma se la media nazionale si attesta sul 28,5 per cento, nelle regioni del Sud tale indice si alza fino al 36,5 per cento.
A metà 2009, rileva ancora listituto, si sono persi 378 mila posti di lavoro di cui 271 mila al Sud. Nel Sud vivono condizioni drammatiche le famiglie, le donne e i giovani. I dati sono allarmanti, e non si tratta solo di fare facile allarmismo al fine di ottenere dal Governo qualche contributo.
Non è così. Tutti i dati ci dicono che negli ultimi due anni la situazione sociale,economica e occupazionale del Sud ha raggiunto livelli drammatici».
Non ci sono firmatari del Pdl, nonostante sia un tema molto importante. È un segnale questo?
«Nel Pdl i parlamentari conoscono bene la situazione del Sud, ma tutti tacciono, tutti fanno finta di niente. Il Governo ha forti interessi nel Nord del Paese ed è ricattato e condizionato dalla Lega».
Come giudica le politiche per loccupazione giovanile nel Mezzogiorno attuate da questo Governo?
«Quali politiche? Non abbiamo visto nulla. Solo annunci, spot e qualche Piano per il Sud che
viene sbandierato ogni tre mesi. Ora è la volta del Piano-Scajola per il Sud di imminente pubblicazione. La solita minestra riscaldata, tutto chiacchiere e distintivo».
Se la mozione verrà approvata quali spiragli si apriranno?
«Noi abbiamo chiesto nella mozione di finanziare un piano volto a inserire nel mercato del lavoro almeno 100 mila giovani diplomati e laureati delle otto regioni del Mezzogiorno, mediante stage presso imprese private, prevedendo un compenso mensile a carico dello Stato per un periodo non inferiore a sei mesi, cui aggiungere un incentivo di 3.000 euro a favore dellazienda in caso di assunzione a tempo indeterminato. Approvato questo Piano, noi crediamo che i giovani del Sud possano temporaneamente respirare, prendere fiato, organizzarsi il futuro».
Nella mozione si parla anche di Fas, novità sullo sblocco?
«Il Governo ha utilizzato i fondi Fas per pagare i debiti di alcuni grandi comuni italiani. Una cosa scandalosa. Nella nostra mozione,impegniamo il Governo a reintegrare le risorse impegnate del Fondo per le aree sottoutilizzate per destinarle a un programma mirato al rilancio del tessuto produttivo meridionale e, conseguentemente, dei livelli occupazionali del Mezzogiorno, ripristinando a tal fine un meccanismo di fiscalità di sviluppo concreto ed efficace quale è lautomatismo del credito dimposta per i nuovi investimenti nel Mezzogiorno».
Che consiglio si sente di dare ai giovani del Mezzogiorno? Sono davvero più sfortunati degli altri. Secondo lei?
«Il Sud è sfortunato perché vive una condizione di grande disagio e marginalità. Lo Stato ha smesso di investire nel Sud. In Calabria, per la verità, nellultimo anno si sono visti alcuni importanti provvedimenti regionali. Speriamo possano dare frutti. In ogni caso, i giovani devono resistere, resistere. E insieme dobbiamo lottare per cambiare le cose».