“Dove ci sono ritrovamenti di esplosivi in Calabria appare e scompare in modo inquietante uno strano protagonista: il Sisde”. Lo afferma il deputato dell’Ulivo, Franco Laratta, che chiede al ministro dell’Interno, Giuliano Amato, di fare presto luce sul “coinvolgimento di frange deviate del servizio di intelligence italiano in gravissimi episodi di stampo mafioso nella nostra regione”. Il parlamentare, che nei mesi scorsi ha presentato una interrogazione al Viminale per sapere dello “strano ritrovamento” di un ordigno nei bagni del comune di Reggio Calabria, indirizzato al sindaco di An, Giuseppe Scoppeliti, episodio dove sarebbe coinvolto l’agente dei servizi Marco Mancini, alla luce del coinvolgimento di un altro agente del Sisde nei fatti di Locri e Siderno, intende oggi conoscere “quale ruolo abbiano avuto i servizi negli inquietanti ritrovamenti di esplosivi negli ospedali dei due centri reggini e destinati alla famiglia Fortugno, nonchè quale sia la relazione tra l’intimidazione di Reggio e quelle dei giorni scorsi”. “Sarebbe un bene per tutta la comunità calabrese accertare la verità fino in fondo”, ha detto Laratta, che non usa mezzi termini per definire gli ultimi due anni di democrazia in Calabria: “Se dovessero emergere responsabilità dei servizi – ha concluso – siamo davanti ad una destabilizzazione pilotata della nostra vita civile, economica e politica”.