La commissione per lemersione a Locri
Da Mezzoeuro di sabato 17 dicembre 2005
Occorre creare una rete sinergica che costruisca dal basso un nuovo modello di sviluppo, una sorta di politica delle piccole forze. E quanto ha affermato da Lamezia Terme il presidente della Commissione regionale per lemersioni, Franco Laratta, nel corso di una tavola rotonda alla quale ha preso parte il vescovo della diocesi di Locri, monsignor Giancarlo Maria Bregantini. Lincontro è stato promosso dal Progetto darea della Fondazione San Bruno, coordinato nellambito delle politiche per lemersione e lo sviluppo locale dal tutor Emilio De Lellis, e finanziato dalla Fondazione Field, presieduta da Mario Muzzì. Insieme dobbiamo riuscire a innescare un processo di cambiamento, – ha aggiunto Laratta che possa finalmente far guardare al futuro con più ottimismo. Il presidente della Commissione si rivolge ai giovani presenti coinvolti nelle cooperative sociali e nel Progetto Policoro. La Calabria ha bisogno di un forte e rinnovato impegno per rilanciare lo sviluppo e loccupazione, ma per giungere a questo risultato, afferma, è necessario che ognuno faccia la propria parte, e che tutti insieme procediamo spediti verso questa meta, facendo nostri i principi di legalità perché ha spiegato non può esserci sviluppo senza regolarità. Questa è per noi aspettativa e speranza. Il nostro impegno per lo sviluppo oggi è quello di raccogliere le tante esperienze delle piccole forze economiche e produttive come il nostro commercio, la cultura locale, la storia del territorio e le sue caratteristiche. Per monsignor Bregantini dalla scuola della vita che si trasmettono le esperienze acquisite alla politica per un rinnovamento vero e sostanziale. Dobbiamo guardare ha aggiunto il vescovo di Locri / Gerace alle realtà, senza obiezioni, sapendo valorizzare e sapendo leggere le specificità, trasformandole in tipicità, inserendole in una rete solidale. La vita è fatta di sogni e segni; il sogno è alimentato dai segni che, a loro volta, sono nati dai sogni, ha proseguito Bregantini che ha ricordato lincontro sul progetto Policoro svoltosi a novembre ad Assisi. Un incontro che ha raccolto la partecipazione di tutti i vescovi delle settanta diocesi coinvolte nel Sud. Bisogna essere primizie, ha detto poi Bregantini – puntare sulla qualità non per godere della propria perfezione ma per preparare alla qualità di chi verrà dopo in una logica di dono della propria esperienza e della propria stessa vita. Secondo il coordinatore del Progetto Emersione Calabria, Cosimo Cuomo la priorità del raggiungimento degli obiettivi si concretizza nella metodologia dellapproccio globale che, del resto, fa riferimento alla strategia europea. Occorre anzittutto ha aggiunto Cuomo pre-realizzare concretamente lo sviluppo, riconoscendosi nella storia e nel territorio, partendo dallascolto e, quindi, dallanalisi. E toccato poi al neo presidente della Fondazione Field, Mario Muzzi illustrare le finalità della Fondazione e del Progetto Emersione Calabria, ribadendo come la nostra regione debba sostenere le imprese e le piccole realtà produttive perché sono il volano della nostra economia. Per il direttore generale della stessa Fondazione, Antonio De Marco, al progetto Policoro è riconosciuto il ruolo forte che esso riveste nello sviluppo del territorio, e si propone di delineare il quadro di collaborazioni intraprese. Questo progetto – ha proseguito De Marco attraverso la rete degli animatori di comunità e della Fondazione San Bruno, rappresenta unesperienza abbracciata dalla regione Calabria e sostenuta attraverso progetti come ad esempio il progetto Equal e lo stesso Pec. la giornata odierna dice Luigi Arcudi, Coordinatore regionale del Progetto Policoro può essere letta come tratto dunione con il passato, come espressione dellimpegno profuso e del lavoro costante fin ora svolto, ma anche e soprattutto come tratto proiettato verso il futuro. Il presidente della Fondazione San Bruno Sergio Principe, ha sottolineato limportanza della cooperazione sociale come modello vincente di sviluppo in Calabria. Principe ha posto laccento sulla necessità da parte delle istituzioni di lavorare insieme nel e sul territorio partendo proprio dallaspetto della giustizia sociale per conseguire le finalità di legalità e sviluppo. Per Katia Stancato, presidente regionale della Confcooperative bisogna lavorare concretamente mettendo a punto misure di politica economica, ad esempio lavorando sulla fiscalità di vantaggio. La piccola dimensione delle realtà cooperative ha evidenziato Stancato, la quale ha riferito come nel Sud solo il 73% è al di sotto di 6 cooperatori implica serie difficoltà di inserimento nel mercato. È infatti la grande dimensione a favorire la competitività e quindi il mercato stesso. Questa difficoltà può essere sopperita o attraverso la dimensione aziendale o attraverso laggregazione e la cooperazione