La Regione ‘ignora’ 300 precari per un giorno ed una notte!
Apprendiamo che solo stamane la Regione avrebbe deciso di sedere ad un tavolo di confronto con i precari delle aree interne che da ieri occupano la sede dell’assessorato regionale al lavoro, in attesa che qualcuno dalla Giunta Regionale si facesse vivo. Con i disoccupati sono presenti sindaci e amministratori locali.
Ma ora la regione non può più scappare, deve dare risposte, deve affrontare il problema con determinazione. Così come ci si era impegnati nel corso dell’ultima campagna elettorale per le regionali e le amministrative. Creando anche una forte illusione non solo nei 300 precari, ma anche in altre centinaia di disoccupati calabrese, delle aree interne in particolare, che già bussano alle porte chiedendo risposte.
Il tema del lavoro che non c’è si fa drammatico in Calabria. Su questi temi non servono divaricazioni e contrapposizioni. Il Presidente Scopelliti chieda un tavolo di confronto con il Governo nazionale e noi lo sosterremo. In Calabria un quarto delle famiglie è in piena povertà, decine di migliaia di precari non hanno futuro, decine di migliaia di giovani sono costretti a fuggire via in cerca di un primo lavoro. Imprese e aziende private sono al collasso.
Urge una terapia d’urto su due parti:
– una risposta immediata all’emergenza povertà con un assegno mensile per le famiglie disperate;
– una strategia di media prospettiva finalizzata a creare lavoro produttivo per le giovani generazioni, e a sostegno delle imprese che assumono.
Ma la Regione tutto può fare tranne che far finta di non vedere il dramma che stanno vivendo i precari, i disoccupati, le famiglie e le imprese calabresi.