La Rai calabrese continui con il percorso tracciato con Samengo
In Calabria, nell’ultimo anno, l’informazione regionale ha assunto una veste nuova ed un taglio nettamente diverso con la guida di Alfonso Samengo, ora destinato ad un ruolo importante in Rai parlamento.
L’ultima sua ‘creatura’, la rubrica settimanale “Agricoltura 2.0”, dimostra come si possa fare un’informazione positiva, valorizzando le migliori e più moderne aziende agricole della nostra terra.
Ma hanno avuto un’eco importante le inchieste sull’ambiente: dal canalone dei veleni di San Ferdinando che la Testata giornalistica regionale ha denunciato per prima, agli scarichi abusivi nel reggino e a tutta la questione dell’emergenza ambientale in Calabria.
Problemi reali, concreti, molto sentiti come la sanità negata, con l’assalto quotidiano alle strutture di pronto soccorso. E l’annosa questione delle strade incomplete con le inchieste e i servizi sulla statale 106, la trasversale delle Serre, la 18 tra Campora e Falerna. E poi il mare inquinato.
Un taglio forte dell’informazione regionale pubblica, la voce della gente, la denuncia, la protesta, la proposta.
Samengo ha spinto sui tasti più vicini e sentiti dai cittadini, dando così un taglio netto alle stanche liturgie e alla consuete accondiscendenza alle quali, negli anni, Rai regione ci aveva in qualche modo abituato.