La finanziaria penalizza le terme Luigiane
LAssessore provinciale al Mercato del Lavoro Franco Laratta ha partecipata stamani ad un incontro tenutosi nei locali delle Terme Luigiane del comune di Acquappesa. Erano presenti, oltre naturalmente una delegazione di lavoratori degli stabilimenti termali, rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali, rappresentanti della società che gestisce gli stabilimenti ed i sindaci dei comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese Maritato e Muglia.
Sono stati affrontati i temi relativi al termalismo in generale e a quello Calabrese in particolare alla luce della nuova Legge Finanziaria che il Governo ha varato proprio in questi giorni e che se passasse così come è oggi strutturata (è infatti previsto un ticket di 70 euro a totale carico del contribuente) rischierebbe di cancellare anni di lavoro e posti di lavoro. Le sole Terme Luigiane danno lavoro a circa 250 persone ed altrettanti devono considerarsi i lavoratori che operano nellindotto, soprattutto nella ristorazione. Infatti sono circa 30.000 mila gli utilizzatori delle strutture termali dei quali ben il 98 % convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale con un giro daffari annuo di 10 milioni di euro (circa 20 miliardi delle vecchie lire). Così comè dunque strutturata la Legge Finanziaria Governativa rischia in modo estremamente serio di cancellare il termalismo nella provincia di Cosenza costringendo realtà come le Terme Luigiane, da sempre considerata al pari di altre stazioni termali come Chianciano, Montecatini ed altre, e le Terme Sibarite di Cassano Jonio a cessare le proprie attività con conseguenze facilmente immaginabili.
Lassessore Franco Laratta si è dichiarato solidale con i lavoratori ed ha garantito che del problema si discuterà lunedì prossimo in occasione del Forum Lavoro, Sviluppo, Occupazione che si terrà a Piano Lago. Lo stesso assessore si è impegnato a presentare un ordine del giorno alla Giunta Provinciale da approvare al prossimo Consiglio Provinciale con il quale si chiederà al Governo di rivedere radicalmente la legge finanziaria.
Secondo Laratta il prezzo che pagheranno gli stabilimenti termali è straordinariamente grave, soprattutto per la concezione infondata che le terme siano un costo per lo Stato quando invece sono una risposta positiva sia per leconomia che una risposta positiva per la salute dei cittadini. Il rischio di cancellare gli stabilimenti termali, che rappresentano un pezzo di storia del nostro Paese, è altissimo e Governo e Regione non possono far finta di non saperlo.