La caccia ai ‘diversi’. La lapidazione dei gay!
Dal prossimo 1 aprile, in Brunei i gay saranno puniti con la flagellazione e con la pena di morte mediante lapidazione. Il paese è il primo nel sud-est asiatico ad applicare la legge islamica della Sharia a livello nazionale, legge ratificata dal sultano Hassanal Bolkiah, che entrerà in vigore sempre il primo aprile. Gli omosessuali saranno automaticamente condannati a morte, come già avviene in paesi come lIran o lArabia Saudita. Altri Paesi hanno già deciso l’ergastolo come pena per i gay.
La ‘caccia’ ai gay si allarga sempre di più nel mondo! Ma silenzio e l’indifferenza della comunità internazionale è …rumorosissimo.
La domanda è: ma cosa fanno di male due ragazzi che si amano, che decidono di vivere insieme? Per noi occidentali, due ragazzi che in pubblico camminano mano nella mano, o si baciano, non danno più scandalo, semmai fanno tenerezza. Anche se una certa omofobia alberga ancora in alcuni strati sociali e in determinate forze politiche! In alcune città si registrano ancora atti di violenza e di pestaggio contro i gay. E purtroppo si registrano suicidi tra adolescenti che avvertono il peso del loro essere ‘diversi’, non accettati dalla famiglia o dagli amici. E c’è ancora il peso di un legislatore che non riesce ad intervenire per frenare i reati legati all’omofobia.
Credo che il problema non sia il gay in quanto tale, ma è il ‘diverso’ che fa paura. Il diverso che è il nero, lo zingaro, il gay, l’ebreo, il cristiano o il musulmano, hutu e tutsi…. poi anche il portatore di handicap….e magari il vecchio, l’ammalato. La tentazione di un certo tipo di potere, di quelle società forti e sane, è stata, storicamente, quella di liberarsi di chi appariva ed era diverso, debole, estraneo… Putin in Russia oggi diffonde l’odio verso il gay, pur non avendo all’apparenza alcun problema o difficoltà sociale e politiche che possano indurlo a fare questo. Ma lui è l’uomo forte che non ammette contrasti e contraddizioni, critiche e disturbi.
E quindi il ‘contagio’ anti gay si diffonde…arriva alle porte dell’Europa, invade l’Africa, degenera in diversi Paesi musulmani. Mentre finalmente la Chiesa cattolica di Papa Francesco si pone con un atteggiamento nuovo e comprensivo rispetto ai gay.
Il silenzio uccide. L’indifferenza si macchia di complicità.
Ci sarà da aspettarsi che la caccia ai diversi si allargherà sempre di più!
E viene in mente Martin Niemöller:
- Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano.
- Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
- Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
- Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
- Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare.