Lintervento in Aula in memoria di Filippo Ceravolo!
Ogni pezzo di Stato che lascia la Calabria rappresenta un regalo alle cosche. Ma i calabresi onesti si ribellino!!
Migliaia di persone hanno partecipato a Soriano Calabro (Vv), sabato scorso, alla fiaccolata in memoria di Filippo Ceravolo, il ragazzo di 19 anni ucciso per errore in un agguato compiuto il 25 ottobre. In tanti hanno voluto urlare un forte no alla criminalità organizzata che nel vibonese ha preso il sopravvento.
Sappiamo che il vero obiettivo dei killer era il giovane (rimasto ferito) che si trovava in auto assieme a Filippo.
«Filippo era un ragazzo meraviglioso e me lo hanno ucciso. Ora tutti noi vogliamo che venga fatta giustizia». È quanto ha detto Anna Lo Chiatto, mamma di Filippo Ceravolo. Mio figlio ha aggiunto la donna tra le lacrime ha perso la vita per un passaggio di auto. Un errore che gli è costata la vita”.
E il papà del ragazzo: ” Noi non cerchiamo vendetta, vogliamo che venga fatta giustizia» .
Davanti ad una tragedia così grande, infinita, noi chiediamo che il dramma di Filippo non si sia consumato invano. Che questa tragica morte non finisca rapidamente nel dimenticatoio. Lo chiedono, oltre alla famiglia, anche quelle migliaia di giovani, di studenti, che hanno preso parte alla marcia per Filippo sabato scorso a Vibo. Tutti chiedono maggiore e più forte presenza della Stato, delle sue istituzioni, più controllo del territorio, maggiore risorse in uomini e mezzi per le procure e per le forze di polizia, sempre più ridotte e ridimensionate.
Sappiamo benissimo che non basta rafforzare la presenza delle forze dellordine in una terra martoriata come quella calabrese, in particolar modo nel vibonese dove da anni si consumano vendette spietate, mentre i clan invadono il territorio, lo violentano, dettano le loro leggi.
Cè sicuramente bisogno di una rivolta civile in Calabria, perché non basta reagire solo davanti alle tragedie, non bastano le marce e le belle iniziative di solidarietà. Cè anche bisogno della denuncia del crimine e degli autori, cè bisogno del sostegno al lavoro degli inquirenti, spesso lasciati da soli, cè bisogno di schierarsi apertamente e a testa alta a favore dello Stato e contro coloro che lo vogliono distruggere.
Ma lo Stato, con la morte del giovane Filippo Ceravolo, deve ritrovare una forte consapevolezza e deve dimostrare di dare un forte e concreto sostegno ai calabresi che non accettano e, anzi respingono con forza, la sopraffazione mafiosa. Certo non aiuta il ridimensionamento di alcuni importanti organi e istituzioni dello Stato: non aiuta la soppressione del tribunale di Rossano ( che non stancheremo mai di definire un grave errore), non aiuta la prevista cancellazione delle province di Crotone e di Vibo Valentia ( per le quali andrebbe valutata subito dal governo una deroga) come non aiuterebbe assolutamente la possibile soppressione della Prefettura, della Questura e dei comandi provinciali dei Carabinieri a Vibo e Crotone. Questo lo si scongiuri assolutamente!
Non è la solita lamentela di un meridionale. Ma è un grido di dolore che noi lanciamo al Governo: ogni pezzo di Stato che lascia la Calabria in questo momento, è come un regalo alle cosche e alla criminalità.
E purtroppo assisteremo a tante altre tragedie come quella della morte di Filippo Ceravolo: che altro non è che una sconfitta per tutti noi, un terribile passo indietro della civiltà e della democrazia!
Franco Laratta