Indulto negato a detenuto, Laratta (dl) annuncia una interrogazione al ministro della giustizia Mastella.
ROMA 13 OTTOBRE 2006 – Il deputato dellUlivo Franco Laratta interviene sulla vicenda del detenuto calabrese Francesco V. , 54 anni, condannato per piccoli reati commessi allestero, oggi in carcere in Calabria (dopo lestradizione dalla Germania) per scontare un residuo pena di 2 anni e 5 mesi. Luomo, che ha già scontato, prima nel Paese tedesco e poi in Italia, 3 anni e 7 mesi di detenzione, di una pena complessiva di 6 anni, ha una figlia di 24 anni gravemente malata e bisognosa di un immediato intervento in Svizzera. Allex emigrante calabrese
In segno di protesta luomo, già duramente provato, ha iniziato lo sciopero della fame. Questo caso giudiziario e umano è stato denunciato dal leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che da tempo sta combattendo una battaglia a favore di questo detenuto e della figlia malata. Corbelli ha anche chiesto lintervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, investendo anche il Csm e il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella, per denunciare questo clamoroso caso di ingiustizia.
La vicenda che denuncia Diritti Civili, da più giorni allattenzione delle Istituzioni e dellopinione pubblica con appelli e iniziative, è sostenuta anche dallonorevole Franco Laratta, il quale ha annunciato una interrogazione al ministro Mastella per chiarire i punti oscuri di questa vicenda giudiziaria. Questuomo – ha detto Laratta – ha diritto allindulto. Dopo il caso della Baraldini ha aggiunto – lunica certezza che abbiamo oggi e che questuomo continua a restare in carcere.
Dovendo scontare meno di tre anni (esattamente 2 anni e 5 mesi) spiega il deputato della Margherita – avrebbe dovuto riacquistare la libertà un minuto dopo lapprovazione dellindulto. Invece gli è stato negato il diritto a beneficiare del provvedimento di clemenza.
Questa sentenza dei giudici catanzaresi viene collegata alla vicenda di Silvia Baraldini (anche lei condannata per reati commessi allestero), scarcerata, nei giorni scorsi, grazie proprio allindulto.
Laratta giudica paradossale questa vicenda e parla di possibile discrezionalità dellinterpretazione delle norme.
Dal canto suo il leader Franco Corbelli ha affermato che al detenuto calabrese viene negato lindulto perché, secondo i giudici calabresi non è previsto per chi ha commesso reati allestero, mentre alla ex terrorista Baraldini invece viene concesso perché, secondo i giudici romani, previsto per i reati commessi allestero. Due vicende, secondo Corbelli, che dimostrano, purtroppo, come in Italia