Incontro politico a Cosenza
Reinventiamo il ruolo dei partiti.
Secondo Franco Laratta stiamo commettendo il grave errore di immaginare che la forma dei partiti varata nel dopo guerra sia ancora attuale nellItalia odierna. In realtà tutto è cambiato rispetto a 50 anni fa, e anche rispetto a 10 anni fa. Nuove leggi, nuovo scenario internazionale, nuova e più complessa società organizzata. Niente è più come prima, anche in politica. Per cui continuare a immaginare questa forma di partiti, con tessere, circoli e correnti, con i suoi rituali stanchi e ormai superati, con piccoli e autoreferenziati gruppi dirigenti che ormai rappresentano solo se stessi, significa perdere tempo e non contribuire alla crescita sociale ed economica della nostra terra.
Franco Laratta ha poi affermato che lattuale situazione italiana ha pressocchè cancellato i partiti, per dare spazio agli eletti, agli amministratori, ai sindaci e ai presidenti che si sono completamente sganciati dai partiti che pure li hanno espressi. Gli eletti devono rispondere agli elettori, per cui non trovano più importante dare spazio ai partiti o dipendere da loro. Questo è anche giusto, dice Laratta, per cui è meglio trovare forme nuove di vita politica associativa.
Il vicesegretario regionale della Margherita si è poi augurato che il nostro partito-giovane e moderno- trovi il modo per reinventare un modello diverso di vita politica. Basta con dirigenti politici che rappresentano solo se stessi, basta con i modelli organizzativi che non richiamano più gli interessi di nessuno. Occorre trovare il modo di avvicinare i giovani e le donne alla politica: senza di loro rischiamo di essere i rappresentanti di una parte vecchia e superata della nostra società.
Laratta ha poi raccolto il consenso di tutti i presenti al confronto, e ha annunciato che di questo tema si farà promotore nei prossimi congressi del partito, sia a livello regionale che nazionale. Ha poi affermato anche che il partito ( e magari tutti i partiti del centro-sinistra) deve dotarsi di rigide regole interne, per cui chi ha fatto al massimo tre legislature in un ente deve fare posto ad altri; che il sistema delle primarie deve valere a tutti i livelli: per scegliere i sindaci, i presidenti e i parlamentari da candidare nelle singole istituzioni.
E poi la stoccata finale di Laratta: Attorno alla politica girano troppi soldi; il sistema di affari sfiora i partiti e gli eletti, e qualche volta li opprime; in diverse istituzioni locali entrano rappresentanti di interessi sporchi che finiscono per condizionare la vita politica e amministrativa. Se non ritorniamo ad un sistema politico puro, severo e austero finiremo per essere sbranati dalla corruzione e dalla malavita. Troppi segnali, soprattutto in Calabria, fanno temere il peggio.
Franco Laratta – Cosenza 21.9.2005